Lì tra Piazza Fontana e Corso Europa, tra le pizze di Gino Sorbillo e i caffè macchiati del bar Milano Centro, al numero 21 di Largo Corsia dei Servi, esiste un luogo magico, leggendario, eppure poco conosciuto. Oggi abbandonato al tempo e all’usura, un tempo crocevia per una notte di star nostrane e internazionali. No, non sto parlando dell’Hotel Galileo, ma della Walk of Fame di Milano, il marciapiede delle stelle.
Per chi come me è cresciuto a pane e tv commerciale, a stacchetti di Non è la Rai e puntate in replica di Luna Park, questo moderno monumento ai vip rappresenta un lascito importante, il ricordo indelebile di un’epoca televisiva ormai lontana (quella in cui tutti ci chiedevamo perché Marco Columbro e Lorella Cuccarini non fossero sposati).
Proprio come a Los Angeles, in quei pochi metri che ci separano dalle commesse di Pull & Bear, ci si può imbattere nelle impronte di personaggi famosi del cinema e dello spettacolo impresse nel cemento. Da Sharon Stone a Patrick Swayze, da Sandra e Raimondo a Francis e Sofia Coppola. Dalle manine di Angela Lansbury a quelle più importanti di Pippo Baudo. E ancora Sophia Loren, Michael Douglas, Sharon Stone, Arnold Schwarzenegger.
Perché qui, vi starete chiedendo? (o forse avete già smesso di leggere). Perché nelle vicinanze, e precisamente in Corso Europa 5, sorgeva la sede di TV Sorrisi e Canzoni, la rivista che nel 1992 ha dato vita alla notte dei Telegatti. Ed era proprio in occasione della kermesse che, alle star nazionali e internazionali presenti, veniva chiesto di lasciare la propria traccia sulle mattonelle.
Purtroppo oggi questa via non se la passa benissimo. Alcune impronte sono coperte dai tavolini del bar, altre sono in fase di usura. Ho scoperto addirittura che c’è chi sta messo peggio di me ed esistono pagine Facebook dedicate.
Ci avete tolto i Telegatti e il Festivalbar. Non toglieteci anche questo.
Articolo scritto da Maurizio Binetti
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