Qualcuno mi spieghi come fanno questi instagrammers a fare colazione con brioches appena sfornate con coulis di corbezzolo e fichi d’india, con qualche frutto di bosco sputato e schiaffato su un tavolo bianco, fiori di ginepro colti con guanti di zucchero filato, un orologio messo lì, una tazza di caffè macchiato con schiuma a parte con 30% di malto e 0,002% di zucchero etiope; il tutto perfettamente fotografato, editato, approvato da Mario Testino, postato e comunque non essere in ritardo.
Come? Qual è questo quarto segreto di Fatima 2.0? Ché io alle sette e mezza metto il latte nel microonde, faccio la pipì, mi trangugio due Gocciole e sono le nove. Le nove.
A pari del Galateo, preme far presente le regole fondamentali da cui non bisognerebbe transigere a proposito di Instagram, e che sistematicamente tutti eludete. Non vi sopporto più, datevi una regolata:
1_Le stories
23 storie nel giro di 4 minuti di vita, che chissà poi cosa cazzo ci sia di così esilarante nel vedervi lavare i denti o pelare una carota. Diventa una diretta del Grande Fratello così: e allora mi chiedo, la Blasi dove l’avete lasciata?
2_I selfie
Se nemmeno Bar Rafaeli pubblica 5 selfie al giorno, non capisco i vostri coi connotati di Sgarbi la mattina alle 7:30; e poi, la mattina sorridete? Ma davvero fate?
3_Le vacanze
Foto spiaggia, dita dei piedi coi tartufi di Ascoli Piceno, leggero vedo e non vedo di perimetro vaginale, «Lasciatemi qui, non voglio tornare»: ma finalmente ti sei tolta dal cazzo.
4_La bio
Si chiama appositamente biografia e non saggio breve o dissertazione. Va benissimo sapere come vi chiamate, dove abitate e quanti anni avete, ma se partite con una trascrizione di una puntata di Ulisse da Assurbanipal al 2002 quando avete comprato il cane, gli anni che vorrei leggere sarebbero quelli di reclusione a San Vittore.
5_L’orgoglio patriottico
La mania, la foga e il pressante patriottismo di gridare al mondo d’essere italiani: se ti chiami MariaLuce Assunta Paternò vai tranquilla che nessuno pensa che tu sia di Manhattan.
6_Alle serate
Foto dall’alto del tavolo con annessa ordinazione di sex on the beach e didascalia «Stasera si sboccia, scusa mamma»: con i venti euro che ti aveva dato perlomeno potevi scegliere dei drink meno di merda, ricordati comunque di portarle il resto.
Per non parlare delle foto comitiva alla Destiny’s Child con «E chi ci ammazza»: vi ammazzerei io.
7_I furbi
Mi segui e allora ti seguo, e appena lo faccio togli il follow: o sei deficiente o lo sei e basta.
Quant’è difficile mandare avanti un Instagram con questa vita di stenti? Facilissimo puntare sul fisico perfetto e sui visi da copertina Vogue: a noi è capitato il naso di Arisa e i capelli di Elisa alla finale di Amici, è normale che puntiamo sui tramonti e sui gatti, perché quello ci rimane. E ci basta. Un po’ come l’invidia.
Articolo scritto da Andrea Perticaroli
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