Saremo anche i più fatturatori della zona nord – per sfoggiare la solita modestia che ci contraddistingue -, ma quando si tratta di spesa, proprio non ce n’è. L’idea di andare fisicamente in negozio, in un supermercato o addirittura in un centro commerciale, repelle più delle cimici a ottobre nel cesto della biancheria pulita.
Online, la spesa è solo online!
Il ragionamento alla base è l’essenza della nostra persona: meglio qualche kb in meno che kg (da portarsi) in più. La spesa online last minute è infatti costituita da oggetti/prodotti pesanti, le cosiddette scorte d’emergenza. A rivelarlo è la classifica dei più venduti di Amazon Prime Now, che dal 2015 paracula sbadati, studenti e lavoratori. Un esempio? Le casse d’acqua!
Che sbatti è portarsele a casa dal super?
Seguono – vogliamo immaginarci in quantità industriali – banane e latte; i freschi insomma, preferiti da tutti quelli che iniziano la mattinata con corsetta e boule d’avena. Ma basta inorridire, continuiamo. Al quarto posto si piazza il pollo seguito da coca cola – addio dieta e buoni propositi – e mozzarella (sesto posto).
Desiderio improvviso o necessità che siano, la classifica inerente le scelte d’acquisto italiane, ci rivela anche le fasce orarie in cui il nostro ditino decide di ballare Tip-Tap sul tasto acquista: alle 8 – com’è presumibile – si ordina il latte per la colazione; mentre intorno alle 12 il lattughino per il lunch.
Don’t stop me now.
E di sera? Dalle 18 si fa ape ordinando casse di birra, mentre dalle 22 tutti sul divano con copertina e chiavetta per la smart tv in perfetto stile film & chill. Ma non solo. Nel weekend, colpevole il troppo tempo libero e qualche giustificatissimo hangover, si ordina di più: dalle 10 alle 12 e dalle 20 alle 22.
Amazon fa inoltre presente che a Milano si fanno tanti ordini quanto a Los Angeles. Sempre avanti!
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