«Porto di Mare, fermata Porto di Mare». Non è proprio cosa da tutti avventurarsi sulla gialla oltre Brenta e Corvetto, ma prima di Rogoredo e San Donato. A Milano – a parte qualche bagnarola in Darsena e all’Idroscalo – non ci sono porti, figuriamoci poi il mare. Già, ma allora per quale assurdo motivo una zona della città si chiama proprio così, Porto di Mare?
Per raccontarvelo dobbiamo risalire nel tempo, sino ai primi decenni del Novecento.
Si parte dal 1907, anno in cui il Genio Civile (un nome, un perché) iniziò a pensare ad un porto a Rogoredo, punto naturale di convergenza delle acque che colavano dalla città. Il progetto si è poi concretizzato nel 1917, con l’idea di costruire un porto fluviale per sostituire la Darsena di Porta Ticinese. Porto di Mare sarebbe stato l’approdo del traffico fluviale del canale Milano-Cremona-Po. Ovviamente una volta arrivati al Po, il collegamento con il mare Adriatico sarebbe venuto da sé. Da lì il nome Porto di Mare, TAAC!
Come potete immaginare, tutto questo non fu mai realizzato. Già nel 1922 l’acqua di falda aveva riempito lo scavo e i pescatori se ne erano appropriati.
Poi l’area è stata sfruttata come cava di ghiaia, c’è stata la seconda guerra mondiale, cazzi e mazzi vari e i lavori non iniziarono mai, lasciando ai milanesi uno sbocco al mare fatto solamente di autostrade, caselli e code infinite da Bologna a Milano Marittima.
Già, ma ora che cazzo c’è a Porto di Mare? Devo essere sincero, non lo so. Credo di esserci stato una sola volta nella vita, diversi anni fa, per una partitella in un campo da calcio a 7 tra le zanzare. Per il resto, pur tentando di documentarmi, non ho trovato niente di che…il Parco Avventura, il Dude Club, un po’ di disagio generalizzato. Insomma, molti di voi non ci andranno mai, ma almeno ora sapete il perché di quel nome così particolare. Sempre che un giorno non arrivi per davvero il mare e, allora forse cambierebbe tutto.
Next Stop?……decidetelo voi! Postateci le vostre curiosità sulle fermate della metro di Milano e noi ci attrezzeremo.
Avviso ai naviganti: vietato chiedere delle fermate che abbiamo già trattato in passato. Se ve le siete perse potete però rileggerle senza troppi sbatti. Basta un clic qui sotto.
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