Altro che da bere. Qui si sta come alle elezioni, matitina in una mano e polemiche nell’altra. Se il voto alla locascìon è sempre diesci, ci sono 3 argomenti spinosi – inerenti il futuro del capoluogo lombardo – che fanno letteralmente scannare i milanesi come solo il tombolone natalizio a soldi tra parenti sa fare.

Un sondaggio di Ipsos ha infatti raccolto le opinioni di chi vive e respira la città sulla triade Olimpiadi, riapertura dei Navigli e Area B. I risultati hanno mostrato, a dispetto dello schieramento politico di ciascuno dei partecipanti, quanto i milanesi siano proiettati verso un futuro all’insegna di innovazione ed ecologia.

La riapertura dei Navigli: a sognarla non è solo il buon Sala, ma anche il 74% degli intervistati. Si torce solo un po’ il naso quando si parla dell’investimento necessario. Per molti, sarebbe meglio investire in interventi più utili, necessari e, soprattutto, prioritari.

Poi bhè, si tende la mano, ma si punta anche il piede – di guerra – verso la questione miglioramento dell’ambiente, aumento turisti, del traffico e della movida.

Olimpiadi 2026, si o no? Vincono i primi con un bel 79%, perché gioverà al turismo, all’economia e, soprattutto, confermerà con un bell’oro la brand identity della nostra città.

Problemi legati all’affluenza su strada a parte, tutti sono d’accordo su un punto:  alla combo Milano-Cortina doveva aggiungersi anche Torino.

Area B: qui girano ruote ma non, stranamente, le palle. Il 61% si è detto favorevole all’impedire la circolazione dei veicoli più inquinanti e solo il 36% contrario.

Per molti migliorerà la qualità dell’aria ma il traffico rimarrà invariato. Anzi, i commercianti saranno penalizzati, vivendo di carico e scarico merci.

Ricordiamoci però che c’è sempre il voto di Alessandro Borghese che può ribaltare il risultato.

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