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“Alzala la coppa capitano. Alzala al cielo, capitano, perchè questa è la coppa di tutti gli italiani. Abbiamo vinto Beppe…”

Più o meno così recitava uno dei più famosi passi del “Caressa pensiero” in occasione della vittoria del Mondiale 2006. Ecco, se facciamo finta che quel Beppe sia Sala e non Bergomi, e sostituiamo la parola coppa con Olimpiade, ci troviamo davanti a quella che molto probabilmente sarebbe stata la telecronaca perfetta per la giornata di ieri. 

Milano-Cortina, Olimpiadi invernali 2026. Quella che per molti miscredenti sembrava solo una provocazione da cinepanettone, si è trasformata in realtà. 

Abbiamo vinto. Sucata epocale per la Svezia e vendetta servita in onore di tutti quelli che ancora schiumano rabbia per quel biscotto (Svezia – Danimarca) che ci cacciò dall’europeo del 2004. 

Sì, ma come saranno organizzate queste Olimpiadi? Che impatto avrà Milano in tutto questo e, soprattutto, ci sono possibilità che Il Pagante firmi la serata d’apertura con “Settimana Bianca”? Altro che gli Abba.  

Andiamo con ordine. Stando al dossier presentato al CIO dal comitato organizzatore, la cerimonia d’apertura si dovrebbe tenere a San Siro. Sempre che Inter e Milan non decidano di demolirlo anzitempo e, in quel caso, la cerimonia si sposterebbe presumibilmente nel neonato stadio rosso-nero-azzurro.

I giochi si svolgeranno tra Lombardia, Veneto e Trentino Alto Adige, e porteranno alla creazione di ben tre villaggi olimpici. Il primo e più importante, manco a dirlo, sarà a Milano nello spazio occupato dallo scalo merci, da tempo in disuso, di Porta Romana. Stando al progetto, dovrebbe poi venire convertito in un super campus residenziale per studenti. Il secondo verrà costruito nella frazione di Fiames di Cortina d’Ampezzo, e sarà temporaneo, mentre il terzo è previsto a Livigno: verrà utilizzato dalla Protezione Civile e al termine delle Olimpiadi trasformato in un centro di allenamento per gli atleti made in Italy. 

Venendo alle singole discipline, le gare di pattinaggio e short track si terranno presumibilmente al Forum di Assago, ristrutturato per l’occasione. Le gare di Hockey si svolgeranno invece tra il rinato Palasharp di Lampugnano e un nuovo palazzetto costruito nel quartiere di Santa Giulia. L’area espositiva di Rho Fiera verrà invece trasformata in un moderno media center. 

Sì figa, ma le premiazioni? In piazza Duomo, e già ci scende la lacrima al solo pensiero. 

Ovvio, nonostante l’idea di sparare cannonate di neve artificiali in Montenapo fosse allettante, per assistere alle gare di sci alpino dovremo spingerci almeno fino a Cortina, ma come disse un saggio una volta: 

“Ah ah… Ivana, fai ballare l’occhio sul tic! Via della Spiga, Hotel Cristallo di Cortina: 2 ore, 54 minuti e 27 secondi… Alboreto is nothing!”

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