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Chiusura dopo chiusura, saracinesca dopo saracinesca, il palazzo maledetto ci ha piano piano spezzato il cuore, cambiando per sempre non solo il volto di via Torino ma anche le nostre abitudini. Che dico, la nostra intera esistenza. Vi ricordate la Fnac, posto prefe per le bigiate e la ricerca del libro perfetto? La Standa, il Billa? Il Trony, dove immancabilmente il fidanzato di turno ci trascinava a provare nuovi giochi per la play?

Ora, al posto degli storici marchi che han visto nascere, crescere e morire gioie, dolori, speranze e amori, arriverà una catena d’abbigliamento fast fashion molto amata in tutto il mondo. Se vi diciamo che non dovrete farvi più la sbatta di andare fino ad Arese? Avete già capito.

Parliamo di Primark che pare pianterà le tende in via Torino angolo via Palla, proprio in quel palazzone che oggi è nascosto da ponteggi e cartelloni pubblicitari. La via principale dello shopping milanese aggiunge un altro tassello internazionale alla sua offerta di prodotti.

Per chi già sta controllando il saldo della carta, keep calm: si tratta di una possibilità, e ora vi raccontiamo l’iter della proposta. La Giunta comunale ha chiesto al Municipio 1 cosa ne pensasse dell’apertura di Primark in via Torino. Il parlamentino del centro storico, dal canto suo, ha analizzato i pro di un esercizio commerciale di tale mole: «l’area di via Torino si connota per ampia tipologia di esercizi commerciali quale asse di interesse turistico, rilevandosi la struttura richiesta compatibile con l’ambito interessato»; per poi passare ai contro inerenti principalmente alla viabilità circostante: «Opportuna sarebbe la realizzazione, in via Palla, di strada a raso a traffico limitato agli accessi di mezzi di servizio con pedonalità prevalente».

Signori e signore, cuore in pace: è in arrivo un’area pedonale su modello di quella realizzata con Uniqlo in piazza Cordusio. Proprio l’opera urbanistica che ha accolto l’arrivo del colosso giapponese sarà presa ad esempio nel caso in cui altri marchi volessero rilevare interi palazzi per realizzare centri commerciali nel centro storico.

Si punta a liberalizzare l’insediamento delle grandi strutture di vendita nel centro città, semplificandone le procedure urbanistiche. Se il Consiglio comunale dovesse approvare, verranno inserite nel Piano di governo del territorio.

Questo perché «Le precedenti regole urbanistiche rendevano molto più complicato l’iter per riconvertire un immobile a uso commerciale, tanto che per ora ci sono solo otto palazzi nel centro di Milano sul modello della Rinascente, ma le tendenze più recenti puntano a utilizzare come negozi anche i piani alti degli immobili», ha spiegato l’assessore Pierfrancesco Maran.

Credit immagine copertina

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