Soldi, Soldi, Soldi, tanti soldi. Beati siano soldi, i beneamati soldi perché chi ha tanti soldi, vive come un pascià, cantava Betty Curtis e come darle torto. A Milano gli affitti stanno salendo alle stelle e non intendono darsi una calmata. Rispetto al terzo trimestre 2018, per una stanza singola si è costretti a sborsare 630 euro (+3,92%); per un mono o bilo – peggio che andar di notte – si parla rispettivamente di 900 euro (+5,11%) e 1200 euro (+4,77%).
Questa situazione da tachicardia ci arriva dai dati raccolti da HousingAnywhere International Rent Index che ha analizzato più di 88.417 annunci di stanze private – in alloggi condivisi, monolocali e bilocali – pubblicati in quelle che sono le principali città europee.
Milano si porta dunque a casa la corona di regina italiana degli affitti – che è tutto meno un titolo prestigioso e motivo di vanto – seguita da Firenze e Torino. Quest’ultima è il capoluogo che ha registrato i rincari maggiori: 870 euro per un bilo, 690 euro per un mono, 430 per una stanza singola.
Non contenti, eccovi un’altra mazzata: secondo i ricercatori, i prezzi degli affitti si sarebbero gonfiati solo nella nostra nazione. In tutto il resto dell’Europa rimarrebbero invece stabili.
«L’aumento dei canoni di questo trimestre in parte deriva dal picco delle richieste di affitto degli studenti fuori sede, pronti per l’inizio del nuovo anno accademico. In questo contesto di crescita, i costi sembrano lievitare particolarmente per l’affitto di monolocali. Milano resta l’indiscussa capolista, con gli affitti più alti d’Italia – e in continuo aumento -, che si avvicinano a quelli delle città del nord Europa», conclude Djordy Seelmann, Ceo di HousingAnywhere.
Soliti fortunelli!
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