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Eccesso di eventi a Milano? C’è chi ha pensato di organizzare la “Niente Week”: ecco di cosa si tratta

Narra la leggenda che a Milano non esista un weekend, una settimana, un giorno, in cui non ci sia alcunché da fare. No, non è un’esagerazione: manco a morire siamo in grado di starcene tranquilli.C’è questo bisogno spasmodico di dimostrare che hey, abbiamo l’agenda piena. In città ci sono weekend così full di eventi, sagre, […]

Narra la leggenda che a Milano non esista un weekend, una settimana, un giorno, in cui non ci sia alcunché da fare. No, non è un’esagerazione: manco a morire siamo in grado di starcene tranquilli.

C’è questo bisogno spasmodico di dimostrare che hey, abbiamo l’agenda piena. In città ci sono weekend così full di eventi, sagre, mostre, mercatini da farti girare come una trottola alla sola idea. Dono dell’ubiquità anyone? Perché diciamocelo, a volte l’unica soluzione è depennare brutalmente le alternative, o peggio, paccare tutti evitando crisi di nervi e code chilometriche.

Se in principio le uniche Week erano rispettivamente la Fashion e la Design, ora la situazione è sfuggita di mano: esistono settimane tematiche con rispettive valanghe di eventi. A proposito di questa weekmania dilagante, Isabella Musacchia ha ideato il sito Onalim che racconta la “Milano al contrario, quella fuori dagli schemi”:

«Ormai la situazione è surreale, non basta più organizzare un singolo evento. Se non hai la tua Week dedicata non sei nessuno. Quindi ho inventato un gioco altrettanto surreale, chiedendo a chi segue la nostra pagina Facebook di immaginare e proporre le week più assurde. Ci sarà certamente qualcuno che le prenderà in considerazione. Ho anche lanciato l’hashtag #unaweekacaso», ha raccontato.

Sulla questione, sono spuntati fior fior di commenti come: No Fighetti Week, Random Kindness Week, No Mobile Week, Weekend week. E poi è arrivata la proposta del secolo: la Niente Week, durante la quale «è chiuso sempre tutto. Cinema, teatri, bar, ristoranti, mostre, musei e si è costretti a passeggiare o restare a casa a leggersi un libro». Utopistico, i Milanesi rinuncerebbero a tutto per annoiarsi?

«Purché poi annoiarsi non porti a organizzare un’altra serie di eventi, che darebbe origine alla Noia Week. E saremmo al punto di partenza», conclude Isabella. E come darle torto!

Credit immagine copertina

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