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Udite udite: lo Storto di CityLife ha vinto un importantissimo premio di ingegneria

Un altro meritato premio per la nostra Milano che, ancora una volta, si dimostra città al passo con i tempi. Lo scorso 21 ottobre si è svolta l’assegnazione del prestigioso premio internazionale Excellence in Concrete Construction Award 2019, assegnato da ACI, l’American Concrete Institute. Si tratta di un concorso che ha l’obiettivo di premiare opere […]

Un altro meritato premio per la nostra Milano che, ancora una volta, si dimostra città al passo con i tempi. Lo scorso 21 ottobre si è svolta l’assegnazione del prestigioso premio internazionale Excellence in Concrete Construction Award 2019, assegnato da ACI, l’American Concrete Institute. Si tratta di un concorso che ha l’obiettivo di premiare opere architettoniche e ingegneristiche all’avanguardia e soprattutto basate su una scelta tecnologica innovativa. A vincere il premio è stata la nostra Torre Generali, la sede centrale del Gruppo a Milano.

La Torre Hadid ha vinto la categoria High-Rise Buildings, ovvero quella riservata ai grattacieli. Progettata da Zaha Hadid, si basa su un progetto strutturale della Redesco Progetti, uno dei più importanti studi di ingegneria della nostra Penisola.

La Torre è uno dei tre grattacieli che fanno parte del progetto Citylife, ovvero il piano di riqualificazione dell’ex Fiera di Milano. Ed è stata proprio Citylife a insistere per la candidatura al premio, consapevole del suo valore architettonico e ingegneristico.

Molto del merito per l’assegnazione di questo importante riconoscimento lo si deve proprio alle metodologie costruttive decisamente all’avanguardia che stanno alla base del progetto. Una vera e propria sfida ingegneristica che unisce elementi in calcestruzzo con altri in acciaio-calcestruzzo, che danno origine a questa straordinaria torsione che si sviluppa sull’asse verticale.

Come dichiarato da Mauro Eugenio Giuliani, direttore della Redesco Progetti, questo riconoscimento deve far riflettere, poiché si tratta di un premio assegnato da una giuria internazionale. Una giuria che dunque ha scelto un progetto di Milano tra i tanti provenienti dal mondo intero.

Articolo scritto da Francesca Solazzo

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