È caccia gorssa in Austria al ladro Willy-Wonka-wannabe che ha rubato ben 20 tonnellate di cioccolato lo scorso mercoledì.
La dolcissima quanto spiacevolissima vicenda è frutto di un aggrovigliato sistema di appalti e subappalti che ha agevolato il furto. Vi riassumiamo i fatti:
– la fabbrica austriaca di Bludenz (quella che produce il cioccolato) aveva incaricato una società locale di trasportare le 20 tonnellate in questione in Belgio;
– questa piccola società austriaca, a sua volta, aveva subappaltato il trasporto a una ditta di trasporti ungherese;
– ancora una volta, la ditta ungherese aveva delegato la commessa a un collaboratore della Repubblica Ceca.
Sì, più intricato del Pamela Prati Gate.
Come evidenziato dal rapporto della polizia, il camion di nazionalità ceca era stato effettivamente caricato dall’azienda madre Milka con un valore di cioccolato pari a circa 50mila euro. Il camion, però, non ha mai raggiunto la destinazione. Sono scomparsi sia il cioccolato che il suo sequestratore.
Gli investigatori hanno però scoperto che la targa del veicolo era stata rubata. Non solo: l’autista non aveva niente a che fare con l’azienda ceca. Insomma, un bel pasticcio. Per quanto possa sembrare paradossale, in realtà non è un caso così insolito: come riportato da una portavoce della polizia austriaca, «Negli ultimi anni ci sono stati diversi casi di camion mai arrivati a destinazione, alcuni dei quali trasportavano cioccolato.»
Insomma: quando letteralmente si dice per il cioccolato questo e altro! Pure la galera.
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