Sembra una serie di Netflix. Una serie che ha ormai superato i 300 episodi. Una serie i cui protagonisti sono in ogni episodio più poveri, più Imbruttiti e più disperati. The Walking Dead? Macché… I milanesi che provano a comprare casa a Milano.
Questa volta è la Rilevazione dei prezzi degli immobili della Città Metropolitana di Milano a confermare come l’acquisto di una casa in città stia diventando sempre più dispendioso.
I dati, relativi al secondo semestre del 2019 e firmati dalla Camera di Commercio di Milano, segnalano una crescita media del 1,4%. Il picco è stato però toccato nelle zone Ripamonti-Vicentino: qui l’asticella del rincaro ha toccato quota +7%.
Nei quartieri più low-cost (Salomone Bonfadini, Baggio, Quinto Romano, Ronchetto) preventivate almeno 2.600 euro al metro quadro prima di iniziare a cercare. In centro? Poco di più… sì dai, cosa saranno mai in fin dei conti 13mila euro al metro quadro?
Tra le aree in maggiore rialzo, oltre alle già citate Ripamonti-Vicentino, si segnala anche tutta la zona Tribunale-Cinque Giornate con una crescita del 5.7% (7000 euro a metro quadro).
Subito dietro, quattro zone che si sono contraddistinte per una crescita del 5%: Repubblica-Porta Nuova, Greco, Sarpi/Procaccini e Turro/Precotto.
Da segnalare anche come la crescita dei prezzi non interessi più solo le zone centrali e rinomate della città. Crescono Baggio-Quinto Romano (+4%), Ronchetto, Trenno Gallaratese (entrambi +4%), Quarto Oggiaro, Ospedale San Carlo, Gratosoglio-Missaglia, Musocco-Villapizzone.
Figa, i prezzi salgono ovunque.
Ripensandoci, erano meglio gli Zombie.
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