Di questi tempi si sente davvero di tutto. Le disposizioni per fronteggiare l’emergenza sono chiare, bisogna uscire solo se strettamente necessario, eppure ancora in molti ignorano la quarantena per motivi futili. L’ultimo in ordine di genialità è stato sgamato a Como: un 31enne (manco un adolescente) è stato fermato dai carabinieri in via Roma mentre era intento a giocare sul suo tablet a Pokémon Go, alla faccia della gente chiusa in casa. L’uomo in questione aveva preso la sua missione molto seriamente, tanto che, quando gli uomini della pattuglia gli hanno chiesto l’autocertificazione necessaria per giustificare ogni spostamento, il genio ha consegnato loro un foglio dove ammetteva candidamente di essere uscito per “cacciare dei Pokémon”.
Il furbissimo 31enne è stato denunciato dai carabinieri, che evidentemente non hanno apprezzato la giustificazione: hanno infatti verificato che l’uomo era uscito con la figlia, l’aveva poi riaccompagnata a casa, pensando bene di ciondolare ancora un po’ in strada per continuare a giocare. Ora l’impavido cacciatore dovrà subire le conseguenze del suo girovagare: se si esce di casa senza motivo si rischia l’arresto fino a tre mesi, così come una multa che può arrivare fino a 206 euro.
Per chi soffrisse di astinenza da Pokémon Go c’è comunque una buona notizia: gli sviluppatori hanno deciso di incentivare il gioco in casa applicando alcune modifiche temporanee, con scadenza a data ancora da definire. Cuntent?
Articolo scritto da Wendy Migliaccio
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