La quarantena si fa dura, specialmente per chi ha una passione irrefrenabile che non può sfogare tra le quattro mura. Ecco allora che evadere dalle restrizioni, in certi casi, non sembra poi così sbagliato… devono aver pensato così sei pensionati di età compresa tra i 65 e i 75 anni, che in barba alle disposizioni per fronteggiare il Coronavirus, hanno deciso di ritrovarsi nel bosco lungo il canale Villoresi di Castano Primo (nell’hinterland milanese) per giocare a briscola.
A raccontare l’accaduto è stato il sindaco del comune milanese, Giuseppe Pignatiello: nei giorni scorsi ha ricevuto diverse segnalazioni da cittadini infastiditi da urla, imprecazioni e bestemmie provenienti dal bosco, chiare manifestazioni di esaltazione da partita a carte. Gli anziani trasgressori, sprezzanti del pericolo, non indossavano nemmeno la mascherina. “Credo non si rendessero conto dei rischi che stavano correndo – ha spiegato il sindaco – Un atteggiamento irresponsabile per cui in un primo momento mi sono molto arrabbiato. Poi ho pensato che, se la situazione non fosse così grave, ci sarebbe quasi da ridere”. Pare proprio che i sei pensionati inventassero scuse con i familiari tipo: “Devo andare a fare la spesa” o “Vado a comprare il giornale”, per poi ritrovarsi nel bosco e dedicarsi al loro hobby preferito.
“In condizioni normali avevo sempre incoraggiato quel momento di socialità e aggregazione – ha contnuato Pignatiello – perché so benissimo quanto sia importante per le persone di una certa età. Mi capitava spesso di passare da lì quando andavo a correre e mi fermavo a salutarli, ma ora le cose sono cambiate ed è importante che anche queste persone se ne rendano conto”. I giocatori clandestini però non sono stati colti sul fatto e per questo hanno scampato la multa. “Sono convinto che abbiano finalmente imparato la lezione – ha concluso il primo cittadino – Negli ultimi giorni sono rimasti a casa. Per tornare alla normalità, servono la collaborazione di tutti e il rispetto delle regole“. Gli agenti hanno deciso comunque di transennare sedie e tavoli con il nastro, nella speranza di scoraggiare nuovi raduni.
Articolo scritto da Wendy Migliaccio
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