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Attenzione: la storia che stiamo per raccontarvi non è adatta ai deboli di cuore o ai sani di mente. Dovete sapere che, al contrario di alcuni di voi che non vedono l’ora di chiudersi in garage a pulire le fughe delle piastrelle con gli spazzolini pur di non passare del tempo con l’irritabile compagna/o, c’è chi ha deciso di trascorrere volontariamente la quarantena con una perfetta sconosciuta.

Questa è la maxi-storia di come la vita del web designer newyorkese Nick Crawford è cambiata, capovolta, sottosopra dal Coronavirus. Pensare che, fino a poco fa era uno dei tanti ignoti single che affollano la Grande Mela e nuotano nelle sue impervie acque. Il fulcro del racconto, l’avrete capito, è l’amore.

Il 23enne, infatti, è rimbalzato di quotidiano in quotidiano per essere uscito con una ragazza e aver successivamente deciso, una volta scoperto di essere entrambi positivi al Covid-19, di passarci insieme la quarantena. Galeotto fu un like corrisposto su una app di dating e il conseguente appuntamento, avvenuto il 7 marzo: quattro giorni prima che l’Organizzazione Mondiale della Sanità dichiarasse la pandemia. Tempismo perfetto, insomma.

«Mi è piaciuto molto il suo sorriso e i suoi occhi. Sembrava anche molto sveglia», ricorda Nick, quasi a sottolineare che questi dettagli fossero sufficienti per vivere h24 con una perfetta Jane Doe. Complimenti vivissimi per il coraggio, caro Nick.

Torniamo alla storia. Non avendo capito quanto la situazione fosse grave, la coppia ha deciso di incontrarsi. Per conoscersi meglio, quale scelta migliore di un tour alcolico nei bar di Brooklyn? Non è finita qui. I due hanno poi raggiunto alcuni amici della ragazza, giusto per concludere con un brindisi collettivo. È a questo punto che è scattato il contagio, a opera di uno dei famosi amici. La prima a manifestare il virus è stata la ragazza e poi, conseguentemente, anche il povero Nick. A quel punto restava una cosa da fare: rimanere separati e aspettare il termine della pandemia, sperando di quagliare qualcosa, oppure condividere letto, tetto e malattia sperando che sarebbe nato l’amore. Hanno scelto quest’ultima opzione.

«Era chiaro che se lei era stata contagiata, lo ero anch’io. Ci siamo molto divertiti al nostro primo appuntamento e probabilmente racconteremo ai nostri nipoti la storia di come ci siamo conosciuti. La convergenza delle nostre cartelle cliniche è alquanto singolare», conclude il ragazzo, già con più film in testa di Carry al primo incontro con Big.

Con una trama così avvincente che sfida e inganna il concetto di social distancy, Netflix potrebbe avanzare qualche proposta.

Credit immagine copertina

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