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Che Re Giorgio ami la terra che gli ha dato i natali non è certo una novità, e nel momento di grande fatica che ha segnato – e ancora segna – l’Italia, è stato tra i primi VIP a voler manifestare concretamente il proprio sostegno al paese. Lo ha fatto attraverso una generosa donazione alla protezione civile e ad alcuni ospedali italiani prima, e con la conversione dei propri stabilimenti produttivi nella confezione di camici monouso destinati agli operatori sanitari impegnati a fronteggiare il nemico-covid poi.

Ora l’indomito cuore di Armani non si ferma, perché se l’Italia è la sua nazione, è anche la patria della moda e per la sua leggendaria griffe è il momento di essere presente più che mai a rappresentarla. E quale migliore vetrina di una passerella tutta milanese per uno dei suoi marchi? È ciò che avverrà, per sua decisione, il prossimo gennaio, quando a Palazzo Orsini in via Borgonuovo, nella storica sede milanese della casa di moda, verrà presentata la nuova collezione della linea Armani Privé. Una scelta significativa quella di traslocare all’ombra della Madonnina una sfilata che, fin dall’esordio del marchio, nel 2005, si è sempre svolta a Parigi.

“A partire da giugno 2020 – specifica una nota – lo stilista metterà a disposizione delle clienti i servizi della sua sartoria: un ampio repertorio di modelli, attuali e delle precedenti collezioni, saranno proposti e rivisti in base ai tessuti scelti e alle modifiche richieste. Gli abiti saranno presentati su appuntamento, come già avviene nel corso dell’anno in atelier”.

Un mese fa, in una lettera alla testata Wwd, Armani aveva parlato apertamente della necessità del sistema moda di “rallentare e riallinearsi con le stagionalità”, per questo lo stilista ha anche annunciato che lascerà la propria collezione ready to wear P/E 2020 nei negozi e negli atelier almeno fino all’inizio di settembre, “come è naturale che sia. E così faremo d’ora in avanti”.

Una svolta coraggiosa e importante per un settore che non solo per immagine è associato al nostro paese, ma anche economicamente parlando riveste un ruolo primario per la redditività, severamente messa alla prova dagli eventi di questo orribile 2020.

Durante l’ultima edizione di Milano Moda Donna a fine febbraio scorso, lo stilista aveva scelto di sfilare a porte chiuse a causa della fase iniziale dell’emergenza coronavirus in Italia. E per il prossimo appuntamento di settembre, più vicino e per questo ancora in fase di definizione nella sua programmazione, anche le collezioni Giorgio Armani ed Emporio Armani uomo e donna si mostreranno con défilé milanesi.

Quale sarà la prossima mossa di re Giorgio?

Articolo scritto da Maria Teresa Falqui

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