La figaggine va coltivata, essere fighe atomiche h24 è davvero un enorme dispendio di energie e risorse. A chiarirlo è stata la quarantena, che ha messo un po’ tutto in pausa, bellezza compresa. Il lockdown ha stravolto anche la fantastic life in plastic di Barbie che ha smesso i panni da figa a cui ci ha abituati e si è mostrata in una versione più umana, più reale.
Questo grazie a una mamma inglese, Tonya Ruiz, appassionata di miniature-art che ha creato la serie Barbie Gets real: diverse versioni e attitude della nota bambola durante il periodo di reclusione.
«Una volta ho visto nel programma di Ellen DeGeneres delle parodie sulle Barbie, così mi sono appuntata una serie di cose con l’idea di costruire delle miniature, ma non ho mai avuto il tempo di realizzarle», ha raccontato. Con la pandemia mondiale in corso, Tonya ha finalmente colto l’occasione per realizzare le sue bambole.
Barbie Quarantine starter pack con la tuta che si abbuffa di cibo spazzatura in barba alla dieta; Barbie Binge Watching che guarda serie tv a rotella, ruminando la qualunque; Barbie Bread Baking che panifica come se non ci fosse un domani, sommersa da lieviti e farine; Barbie Home Salon che si improvvisa estetista in una giungla di peli, tinte e many-peddy; Barbie New Hobby Edition che se ne inventa una più del diavolo per passare il tempo; Barbie What time is it? che ha perso la cognizione del tempo e vive in pigiama; Barbie Homeschool Edition che istruisce e accudisce i suoi pestiferi nani; Barbie What day is it? che, avvolta in accappatoio, ricorda i bei tempi in cui poteva uscire di casa.
Non manca all’appello anche quel belloccio di Ken che, in quarantena, non disdegna di occuparsi dei figli, della casa e di lavorare in smart working con l’immancabile combo boxer e camicia.
Dulcis in fundo, abbiamo anche la coppia: Barbie e Ken che, abbandonati i look impeccabili, i capelli in piega statica e la colf, sono costretti a svolgere e dividersi le faccende domestiche, per la gioia di chi già stava puntando il dito.
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