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Bell’idea: in Francia psicologi gratis per i minorenni stressati dalla pandemia

Il presidente Macron ha deciso di pagare dieci sedute dallo psicologo ai giovani dai 3 ai 17 anni, la cui salute psichica è stata messa a dura prova dalla pandemia.

E bravo Macron, bella trovata. Non avranno il bidet, ma ogni tanto qualche idea intelligente gli amici francesi la partoriscono. Dai, si scherza. Anche perché dobbiamo parlare ancora di pandemia, che è una gran rottura di balle. Siamo tutti in sbattimento limite, dagli 0 ai 100 anni e oltre. Per questo motivo il presidente francese, Emmanuel Macron, ha deciso di pagare dieci sedute dallo psicologo ai giovani depressi a causa della pandemia. Ci sta.

“Abbiamo oggi un problema di salute che si aggiunge all’epidemia e riguarda i nostri bambini e adolescenti”, ha detto Macron nel corso di un incontro con degli operatori sanitari. Già, perché, oltre al corpo, questo virus maledetto sta lasciando le sue luride impronte anche sulla nostra psiche. E se gli adulti, si spera, hanno più esperienza, maturità e forza per affrontare lo stress della pandemia, se si parla di bambini e ragazzi il discorso si fa più complesso.

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E così sarà disposto un rimborso forfettario da parte della Sanità pubblica di 10 sedute da uno psicologo per minorenni dai 3 ai 17 anni, la cui salute psichica sia stata messa a dura prova dalla pandemia. Del resto oh, i numeri parlano chiaro: le autorità sanitarie hanno fatto sapere che il ricorso ai servizi di psichiatria in Francia è aumentato del 40% nel 2020 e il 40% dei genitori ha dichiarato di aver osservato dei segni di sofferenza nei figli durante il primo lockdown, soprattutto per la mancanza di relazioni sociali. Bad situation.

Insomma, in Francia ci si sta dando da fare per affrontare i problemi psicologici di bambini e ragazzi nell’era del Covid. A gennaio è stato pure istituito il chèque psy cioè il buono psicologo per gli studenti: tre sedute da uno psicologo o psichiatra previa visita con il proprio medico di base rinnovabile una volta (per un totale di sei sedute). E in Italia? Che si fa? Poco, purtroppo. Ad agosto 2020 il ministero dell’Istruzione ha dato 40 milioni alle scuole per attivare sportelli di ascolto psicologico. Non un granché.

“Abbiamo portato 6mila psicologi in 8mila scuole – ha rivelato al Corriere il presidente dell’Ordine psicologi David Lazzari – Ma per dodici ore al mese, indipendentemente dal numero di alunni. Un’inezia. E i nuovi fondi non sono vincolati: avrebbero dovuto inserire una clausola perché una quota specifica venisse destinata al supporto psicologico. Le scuole potranno usarli per questa esigenza ma anche no”. Ecco, anche no. Usiamoli, perché se siamo in sbatti noi grandi e grossi figuriamoci i nani. 

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