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Chi la conosce la storia del quartiere Ortica? Forse non tutti sanno che questo angolo di Milano, incastonato nella Zona 3 insieme a Città Studi, Lambrate, Porta Venezia e compagnia bella, un tempo era molto diverso da come appare oggi. Alberto Angela mood on: in origine Ortica era una frazione del comune di Lambrate, e fu annessa a Milano solo nel 1923.

Ma come è passata dall’essere una zona di periferia a quartiere museo ricco di graffiti e street art? Questa è davvero una bella storia, che meritava di essere raccontata. E finalmente qualcuno l’ha fatto: il documentario “54 Duomo”, realizzato con la collaborazione di Or.Me – Ortica memoria e Orticanoodles, collettivo di artisti, spiega proprio la trasformazione del quartiere da borgata di periferia a museo a cielo aperto.

La pellicola presenta brevi racconti di alcuni dei personaggi che hanno fatto la storia dell’Ortica, dal 1930 a oggi. “È l’unico quartiere di Milano che ha un’identità di borgata“, spiega uno degli intervistati. “Un disegno era meglio di un degrado”, rivela un altro. E in effetti anni fa Ortica era più noto per i suoi personaggi ambigui, per la mala e le bande cantate da artisti come Enzo Jannacci, che dell’Ortica era il medico di base.

La svolta, per il quartiere, è arrivata grazie ai murales e ai graffiti che oggi raccontano la storia della zona e la sua musica, ma che fanno riferimento anche al mondo della legalità, con personaggi come Della Chiesa, Giorgio Ambrosoli, Walter Tobagi. Il perno del documentario è la produzione del murale in scala 1:2 della navata centrale del Duomo di Milano su un muro di Via Pitteri. “Abbiamo voluto portare il centro in periferia”, spiegano nel doc gli Orticanoodles.

“Quartieri che hanno murales ce ne sono tanti. Ma un quartiere nel quale si racconta la storia del Novecento sui muri attraverso grandi murales non ce n’è”. In attesa di vedere il documentario (probabilmente a luglio) ecco a voi il trailer, giusto come antipastino.

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