Ora che finalmente possiamo muoverci e spostarci tra le regioni, stiamo dimostrando che se ci impegniamo possiamo davvero complicarci la vita da soli. Andare in Liguria, per esempio, sta diventando uno sbattimento epocale che a sto punto meglio una piscinetta gonfiabile sul terrazzo. Già, perché in questi weekend le autostrade liguri stanno regalando momenti di pura agonia. Tra cantieri, restringimenti e scambi di carreggiate ci manca giusto la pioggia di cavallette e l’invasione degli alieni e siamo al completo.
Ad esempio, prendiamo una normale domenica di giugno, quella appena trascorsa. Carichiamo in macchina trolley, bottiglie d’acqua e racchettoni, pronti per un soleggiato weekend di meritato relax. La situazione che si è presentata agli ignari vacanzieri, però, è stata la seguente: in A26 fino a 7 chilometri di coda a causa di un incidente in moto. Coda di 3 km tra Arenzano e il bivio per la A26 per lavori sulla A10. In A12 coda di 3 km tra Recco e Genova est sempre per lavori. Traffico rallentato tra Genova est e il bivio per l’A7 sempre per lavori. Figa che menata.
“A me pare una cosa folle che qualcuno non ci dica se bisogna chiudere tutte le autostrade, perché solo transitarci può essere un rischio mortale”, ha commentato il presidente della Liguria Giovanni Toti. “Oppure qualcuno che sa le cose si assuma la responsabilità di dire quali lavori sono indispensabili oggi e quali si possono fare nei mesi a venire”.
Ora pare che il Ministero delle Infrastrutture e Autostrade per l’Italia (Aspi) abbiano finalmente raggiunto un accordo per evitare la chiusura della A26 (quella che proviene da Nord e porta il maggiore traffico sulla Riviera). Che poi oh, prima ci dicono che in Lombardia non c’è il mare, poi quando cerchiamo di raggiungerlo (a un paio di orette da Milano) pare di dover affrontare il cammino di Santiago a piedi nudi.
Questa ventata di confusione non ha invaso solo le autostrade ma pure il sito di Autostrade, che a un certo punto ha fatto comparire la scritta: “A7 chiusa fino a data da destinarsi“. Così, lapidaria. Cioè il principale collegamento tra Milano e Genova chiuso a tempo indeterminato? Poco dopo il sito è andato in crash, forse per le maledizioni lanciate dai milanesi. Vabbé, alla fine hanno tolto la dicitura a data da destinarsi e hanno specificato i tratti chiusi per lavori. Che comunque hanno creato non pochi problemi ai turisti coraggiosi che si sono azzardati a partire negli scorsi giorni.
Adesso Ministero e Aspi stanno tentando di riprogrammare il calendario delle verifiche sulla sicurezza delle gallerie, proprio per evitare imbuti e code. E soprattutto per evitare di scoraggiare la gente a partire. Si sa che se i milanesi si possono spostare fanno circolare la grana e siamo tutti più felici.
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