Non ce n’è gara, dobbiamo proprio dirlo. Dopo anni di luminari impegnati in sfide a trangugiare pods o infilarsi petardi nello sfintere, è finalmente arrivata la regina delle challenge a dare un senso a questo 2020 di merda. Parliamo della #AlbertoAngelaChallenge, ma prima di arrivare al dunque, facciamo un passo indietro.

Qualche giorno fa è approdata su internet la signora di Mondello e ha fatto incetta di follower. Si tratta della signora Angela Chianello che, per tutta l’estate dell’emergenza sanitaria, ci ha tenuto compagnia con la frase “Non ce n’è Coviddì”: infelice uscita, trasformatasi poi in un vero e proprio tormentone estivo, venne pronunciata durante un’intervista sulle spiagge di Mondello, Sicilia.

Dopo una prima shitstorm in cui il Belpaese si diceva sconvolto da cotanta ignoranza, condividendo però parodie e remix della clip stessa, ecco la svolta. Angela si è trasformata in un’influencer da ben 140mila seguaci in nemmeno 24 ore, roba da mandare in depressione le wannabe blogger.

Chiamatela scema. La signora, dopo perculate a destra e manca, si è decisa a monetizzare questo suo successo immeritato. È a questo punto che l’attore e comico Roberto Lipari, noto per la partecipazione a Colorado e Made in Sud, si è accorto dell’affinità di follower tra la donna e Alberto Angela (149mila follower a inizio sfida) e ha lanciato l’amo.

Lo scopo è più che evidente: impedire a Buongiorno da Mondello di superare il fascinoso divulgatore televisivo. Come affermato da Lipari stesso: “Ogni condivisione della notizia del boom social di Angela le fa crescere il numero dei seguaci, ma stavolta è per una buona causa! Segui Alberto e non seguire Angela! Affinché non avvenga mai il sorpasso! Lì avremmo perso tutti.”

Così, un ignaro Alberto Angela si è ritrovato una vagonata di follower in più, arrivando a 313mila seguaci contro i 175mila di Angela. La trovata goliardica, la resistenza come l’ha chiamata il comico, ha dato quindi i suoi frutti:

“Questa challenge ironica è una metafora di ciò che vorrei in questo Paese. La cultura che supera il trash. Il contrario mi spaventa. Vi ringrazio perché non c’è stato nessun atto di bullismo nei confronti della signora Angela. Perché lei è vittima di questa società quanto noi. Anche perché quelli che mi preoccupano per davvero sono coloro i quali la seguono solo per offenderla. Nel frattempo mi sto immaginando Alberto Angela che non si spiega che caspita sta succedendo nel suo profilo”.

Ce lo immaginiamo anche noi, oggi ammare con l’addominale da Discobolo in tensione e lo sguardo stupito.

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