Ok, la premessa è d’obbligo: non è successo a Milano. 

Ma è successo troppo vicino al capoluogo meneghino per sorvolare su quello che è destinato a diventare lo sconto più assurdo della storia. 

Siamo in Lombardia: Busto Arsizio, provincia di Varese.

Dove altro sarebbe potuto succedere? Sì sa, per l’Imbruttito Varese e la sua provincia sono da sempre una sorta di far-west. Un far-west dove al posto dei cavalli ci sono innumerevoli vetture guidate male e parcheggiate ancora peggio. 

Suvvia, si scherza.

Lo scorso weekend un giovane, non particolarmente familiare con il concetto di social distancing, ha scelto di pattuire un rapporto sessuale con una prostituta.

Luogo dell’incontro? Una lavanderia a gettoni automatica aperta 24h. 

Chapeau. Medaglia d’oro delle olimpiadi dello squallore in cassaforte.

Non è finita qui. Anzi, è solo l’inizio. 

Intorno alle due di notte, la situazione precipita. 

La prostituta, probabilmente estenuata dal rumore della centrifuga, decide di concludere la propria performance senza dare particolari spiegazioni. 

Furiosa la reazione del giovane. Stando alla sua versione, infatti, la ragazza avrebbe interrotto la prestazione prima che lui potesse soddisfare il proprio inesauribile desiderio di affetto. Insomma, niente orgasmo.  

Ne scaturisce un litigio talmente rumoroso da spingere uno dei vicini a chiamare la polizia. Risultato? Una volta appurato l’accaduto, le forze dell’ordine sarebbero state in grado di convincere la ragazza a concordare uno sconto di 10 euro sul prezzo precedentemente pattuito. 

Un episodio che rischia di creare uno storico precedente: “Soddisfatti o rimborsati?”, ora assume tutto un altro significato.