Siamo onesti: c’era da aspettarselo.
In molti da tempo presagivano come la presenza dei monopattini elettrici sulle strade italiane, sarebbe stata ben presto oggetto di scontro.
Oggi non solo quella previsione è stata ampiamente confermata, ma, bensì, il disprezzo e fastidio nei confronti dei monopattini elettrici è tale da suscitare un inatteso revisionismo storico della figura del ciclista della domenica, da sempre nemico pubblico numero uno di ogni Imbruttito degno di questo nome.
Purtroppo, come spesso accade, è stato l’ennesimo episodio spiacevole a suscitare una giusta riflessione sui rischi conseguenti alla libera circolazione dei monopattini elettrici.
Nella mattinata di mercoledì scorso, un uomo alla guida di un monopattino è stato travolto da una vettura nei pressi della Stazione Centrale.
Stando alle ricostruzioni, l’uomo avrebbe improvvisamente sbandato rendendo inevitabile l’impatto con la vettura che stava sopraggiungendo proprio in quel momento.
Il trentaquattrenne è attualmente in cura all’ospedale Niguarda in condizioni gravi.
Dati alla mano (fonte Areu), a Milano questo è il 130esimo incidente riguardante un monopattino elettrico in poco meno di quattro mesi.
Solo pochi giorni fa la procura di Milano ha chiuso le indagini su un altro incidente risalente allo scorso 22 maggio. In quel caso, un giovane aveva travolto a bordo di un monopattino una signora anziana causandole la frattura del bacino e una prognosi di 90 giorni.
Il ragazzo ora è indagato ma, assieme a lui, rischia di finire a processo per la prima volta una compagnia di noleggio monopattini, con l’accusa di lesioni stradali gravi.
Stando a quando riportato dai magistrati diretti dal procuratore aggiunto Tiziana Siciliano, il monopattino non era autorizzato a circolare.
La sperimentazione decisa da Palazzo Marino non era infatti ancora stata ufficialmente approvata e mancavano tutte le linee guida necessarie per la regolamentazione dei mezzi elettrici.
Secondo questa ricostruzione, l’attività di noleggio sarebbe stata quindi illecita e, come si legge nel rapporto, avrebbe provocato una situazione di “pericolo per gli utenti della strada mettendo a disposizione monopattini elettrici in numero imprecisato per il noleggio con modalità free floating”.
Cari Imbruttiti usiamo la testa. La mobilità smart deve essere una prerogativa di una città moderna come Milano ma se continuiamo di sto passo l’unico mezzo smart approvato da Palazzo Marino sarà il triciclo.
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