Smart working sì o smart working no? Da quando il Coronavirus è entrato nelle nostre vite, rivoluzionando il concetto di luogo di lavoro, il dibattito si è scatenato tra sostenitori e detrattori. Certo, dobbiamo ammettere che uno dei problemi del lavoro da casa è la solitudine. Non ci dobbiamo vestire, non incontriamo nessuno, zero chiacchiere coi colleghi, pausa pranzo spesso improvvisata con quel che passa il frigorifero.
“L’effetto grotta per cui siamo a casa e prendiamo lo stipendio ha i suoi pericoli”, aveva dichiarato tempo fa il nostro sindaco, Beppe Sala. Torto o ragione, è vero che lavorare da casa, appollaiati in pigiama sul divano, ci sta trasformando da imbruttiti ad abbrutiti. E allora, che si fa? Si fa che si cerca un bel coworking dove andare a lavorare, per sentirsi meno soli, più produttivi, più vitali e magari pure più fighi. A Milano di spazi per fatturare, circondati da altra gente che fattura, ce ne sono un botto, tipo una settantina.
Ah, e niente paura perché in questi spazi vige la sicurezza, il controllo, la pulizia e tutto ciò che può scongiurare il contagio. Quindi tranqui, si può produrre sereni. Ma quando si parla di coworking non si intende, necessariamente, un open space con scrivanie e computer personali. Per fronteggiare la crisi e cavalcare l’onda del lavoro da remoto, anche i bar si stanno organizzando per chiamare a sé i lavoratori in cerca di una postazione.
Vabbé, basta ciurlare nel manico. Volete qualche dritta per lavorare fuori casa senza smenarci troppa grana? Tel chi. Da Combo, in Ripa di Porta Ticinese, 83. Classico posto da film: bello, spazioso, un po’ bar, un po’ ristorante, un po’ galleria. Un po’ tutto. Le distanze non mancano, il wi-fi nemmeno, c’è pure il cortile per stare all’aperto e basta prendersi un caffettino per passare qualche ora a lavorare senza rotture di balle. Ah, e poi è a due passi dai Navigli, top.
CityLife Shopping District, in Piazza Tre Torri. Proprio così. Non lo direste mai, ma il tempio dello shopping fighetto ha tutto quello che serve per accogliervi con il vostro computer senza farvi spendere un euro, se non per mangiare. Nell’area food, infatti, tutti gli spazi hanno prese e connessione gratuita. Potete appollaiarvi lì, mangiare qualcosa senza sentirvi soli come dei cactus nel deserto e una volta finito di fatturare andare a spendere lo stipendio nei tanti negozi del centro. Libidine.
Bistrot, Stazione Milano Centrale. Altra zona super nevralgica, ma non adatta a chi cerca il silenzio assoluto. Per quello forse meglio starsene a casa. Già, perché al Bistrot ci trovate viaggiatori in partenza, viaggiatori di ritorno, gente frettolosa che ha troppe cose da fare. Un po’ di tutto insomma. Ma, a dispetto del contesto, potrete contare sulla bellezza del locale, sulla ricchezza delle proposte, sul wi-fi e sulla comodità di tavoli e divanetti. Perfetto per lo smart working, se non avete l’orecchio troppo sensibile.
Cascina Cuccagna, Via Privata Cuccagna, 2/4. Ebbene sì. Oltre ad essere un mercato agricolo, un laboratorio di fiori, un ristorante e una location per eventi, questa enorme cascina vi consentirà anche di dedicarvi con serenità al coworking, anche perché lo spazio non manca. Potete persino stravaccarvi tra le sdraio nel cortile, why not? Il wi-fi gratuito e le prese della corrente, anche all’esterno, non mancano. E finché non arriva il freddone, stare all’aria aperta è tanta roba.
RED Feltrinelli, piazza Gae Aulenti, 1. Per gli inguaribili radical chic. Precisi sotto la torre Unicredit, affacciati sulla fontana di Gae Aulenti. Vi piazzate qui con il vostro Mac, il vostro tablet o quel che l’è e via di smart working. O coworking, dipende dalla compagnia. Di sicuro ci sono tanti libri, che fa subito intellettuali. E poi la caffetteria, che fa subito influencer. Vi piace vincere facile, dai.
Café Gorille, Via G. de Castillia, 20. Quartiere Isola. Ambiente rustico-chic, pensato proprio per chi vuole mangiare e bere bene, fare due chiacchiere e lavorare con altri. Ottimo per colazione, pranzo, merenda, aperitivo e cena. Tavoli comodi e wi-fi gratuito. Della serie, potete piantarvi lì e trascorrerci tutta la giornata. Certo che però se prendete solo un caffé siete dei barboni, dai.
Se poi volete menarvela davvero (e soprattutto avete uno stipendio che merita) potete pure spendere un po’ di più per andare a lavorare in un hotel a 4 stelle. È questa la proposta di DayBreakHotels.com che “insieme alle strutture partner offre la possibilità di prenotare una camera d’hotel durante il giorno per lavorare in modalità smart working in sicurezza e con tutto ciò di cui hai bisogno per dare un boost alla tua produttività”. Te capì? E si può prenotare la camera per mezza giornata, una giornata oppure una settimana lavorativa completa. Che boss.
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