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Cosa vuol dire Scighera in dialetto milanese? Se siete in Lombardia, più precisamente a Milano, che sia per svago, per lavoro o altro, in un periodo qualsiasi dell’anno, vi sarete sicuramente imbattuti nella parola scighera. O magari vi trovate in altre parti d’Italia, ma l’avete sentita pronunciare comunque in tv o semplicemente da un vostro amico o conoscente. 

  • Scighera: il significato del termine

Scighera è infatti una delle parole milanesi più conosciute. Ma cosa significa? Se provate a chiedere in giro la risposta potrebbe essere, in poche parole: scighera significa nebbia. Ma se chiedete a chi a Milano ci vive da tempo, vi risponderà che non si tratta della nebbia comune. Per quella c’è un’altra, semplice parola: nebia. La scighera è, infatti, qualcosa di più definito: indica una nebbia più folta, fitta e talmente intensa che si taglia con il coltello, come indicano Pietro Monti nel vocabolario comasco del 1845 e Antonio Tiraboschi nel vocabolario bergamasco del 1873. Con il tempo però pare che scighera e nebia abbiano perso qualsiasi sfumatura di significato e che siano diventati semplicemente sinonimi.

  • Scighera: l’origine del termine

Alcuni dicono che la parola scighera abbia una derivazione araba. In realtà scighera ha un’etimologia latina: deriva infatti dalla parola caecus, ossia cieco, proprio a indicare qualcosa che appanna la vista, che impedisce di vedere oltre il proprio naso. Per i lombardi è, insomma, qualcosa che rende ciechi. 

Un’altra domanda da porsi è: perché a Milano, e in generale nel Nord Italia, c’è così tanta confidenza con questo termine? Purtroppo i luoghi comuni in questo caso non sbagliano: la Lombardia, e in particolare Milano, viene ricoperta per mesi – in inverno, ma non solo – da una fitta coltre di nebbia, a cui diventa inevitabile associare termini diversi (un po’ come fanno al Polo Nord con la neve). Scighera diventa quindi quasi un mantra, un modo per esorcizzare quella coltre che ogni mattina ci si ritrova a dover affrontare una volta usciti di casa. La risposta a tale domanda è semplice e affonda le sue radici nell’orografia del Nord Italia: la nebbia infatti è un fenomeno meteorologico per il quale una nuvola scendendo a bassa quota si disgrega a causa dell’aumento di pressione dovuto proprio a quell’abbassamento: evento favorito dalla Pianura Padana, spesso priva di correnti d’aria e rinchiusa tra le Alpi, che non permettono agli ammassi di nuvole e pioggia di muoversi anche a bassa quota. Non staremo qui a parlare delle varie tipologie di nebbia – da quella da irraggiamento a quella da avvezione – ma basti sapere che a Milano si contano una media di 93 giorni all’anno caratterizzati da episodi nebbiosi. Un giorno su quattro in cui maledire la scighera.

  • Significato Scighera: come la cantano i milanesi, Dargen D’Amico (fra gli altri) 

Amo Milano è una delle canzoni più anti-climatiche degli ultimi 20 anni tra quelle composte nel panorama musicale milanese, prodotto di uno dei suoi massimi esponenti – quel Dargen D’Amico diventato famoso durante il Festival di Sanremo 2022 dopo aver fatto ballare mezza Italia sul proprio divano di casa. Nell’irridere i difetti di una città che il cantautore (sui generis) odia e al tempo stesso ama, una delle frasi introduttive parla proprio della scighera.

Amo Milano perché quando il sole sorge
Nessuno se ne accorge

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