Da un po’ di tempo una fetta sempre maggiore dell’opinione pubblica si interroga, dopo anni di urla e polemiche strumentali, su come si possano finalmente ristabilire i minimi termini di civiltà all’interno del dibattito politico.
Tra chi sostiene che si debbano ritenere i social media giuridicamente responsabili per la propagazione delle fake news, e chi pensa che un certo modus operandi sensazionalistico non possa far parte di una compagine democratica degna di questo nome, un’idea spicca su tutte. Brillante come la stella cometa nella notte di Natale delle idee del cazzo.
Intervistato durante la nota trasmissione radiofonica Un giorno da Pecora, Vittorio Sgarbi ne ha approfittato per fare un po’ di chiarezza in merito alle ormai imminenti elezioni comunali. Elezioni in cui, tanto per capirci, si decideranno i futuri sindaci di Roma, Napoli e, dulcis in fundo, Milano.
Rinascimento, la lista fondata da Sgarbi qualche tempo fa, sarà presente in quasi tutti i comuni chiamati al voto, ma, mentre a Roma sarà proprio il noto critico d’arte il candidato sindaco, per Milano sembra esserci uno special guest d’eccezione:
“Sono intenzionato a candidare a Milano Morgan, il cantante, glielo ho detto ieri. Lui mi ha detto che preferirebbe Milano a Napoli, dove ancora non so chi ci sarà come candidato”.
Si vola altissimo, cari imbruttiti.
Tralasciando che ormai in politica si sceglie il comune in cui candidarsi con la stessa leggerezza con cui si sceglie l’ombrellone in spiaggia. Riuscite a immaginarvelo?
Le assemblee comunali trasformate in una sorta di Pomeriggio 5, con Barbara D’Urso intenta a sedare una lite interna tra il neo-sindaco Morgan e l’assessore Tina Cipollari per la mancata assegnazione del bonus botox.
Capo dell’opposizione? Bugo. Accompagnato da Fedez, Giuseppe Cruciani e Asia Argento.
Morgan, dal canto suo, ha già accettato (LOL).
Amici, pensiamoci seriamente. Sì, sarebbe la fine di Milano per come la conosciamo, ma probabilmente la disfatta più eccezionale e spettacolare della civiltà occidentale.
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