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Vi capita di sognare i colleghi e l’ufficio? Non siete da TSO, è solo colpa del Covid

Se vi è capitato recentemente di svegliarvi da un sogno – o sarebbe meglio chiamarlo incubo? – con protagonisti il vostro ufficio e i colleghi, sappiate che c’è una motivazione ben precisa. A pilotare il subconscio durante il sonno ci pensa il Covid, che come un sapiente regista horror riesce a tirare fuori le nostre […]

Se vi è capitato recentemente di svegliarvi da un sogno – o sarebbe meglio chiamarlo incubo? – con protagonisti il vostro ufficio e i colleghi, sappiate che c’è una motivazione ben precisa. A pilotare il subconscio durante il sonno ci pensa il Covid, che come un sapiente regista horror riesce a tirare fuori le nostre peggiori paure.

Secondo l’esperta e analista delle visioni oniriche Lauri Quinn Loewenberg, sognare il proprio ufficio in fiamme è sempre stato uno degli incubi ricorrenti più comuni. Non tra i serial killer, come già starete pensando, ma tra i suoi clienti abituali. Ora però, causa Coronavirus, l’ambiente lavorativo è diventato ancora più un tarlo.

L’esperta sottolinea però che è sempre meglio prendere tutto con le pinze. Non siamo di fronte a nessuna profezia harrypotteriana: non è detto che gli scenari che popolano i nostri sogni avvengano realmente o siano la proiezione di ciò che davvero desideriamo. Quindi, non fatevi prendere dal panico e continuate pure a sognare che la scrivania di quell’odiato collega voli dal quinto piano.

A sostenere la tesi della Loewenberg c’è anche la psicologa Deirdre Barrett della Harvard Medical School, autrice del libro Pandemic Dreams. Da quando è scoppiata la pandemia, si sogna di più e lo si fa in malo modo: “Le crisi tendono a risvegliare i sogni, perché si vive un periodo emotivamente impattante”.

Da marzo infatti, mese iniziale dell’emergenza sanitaria, Barrett ha osservato nei pazienti che la maggior parte dei sogni che le venivano raccontati erano per lo più negativi. Nella top degli incubi più ricorrenti c’era il rimanere disoccupati o il lavorare in condizioni pericolose. A questi si aggiungeva anche il rimanere nudi in ufficio che, a conti fatti, significa principalmente due cose: la paura di non riuscire a portare a termine un compito o, birichini, voler far sesso con il proprio capo.

A chiudere questo quadro tutt’altro che idilliaco ci pensa il neuroscienziato finlandese Antti Revonsuo, secondo il quale non tutto il male viene per nuocere: questi incubi sarebbero una specie di Hunger Games notturni che ci preparerebbero ad affrontare al meglio gli imprevisti della giornata, desensibilizzandoli e fortificandoci.

Sogni o incubi che siano, però, be careful what you wish for. Sia mai che si avverino.

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