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Ho scoperto come preparare una pizza senza lo sbatti dell’impasto, tela chi la svolta del lockdown

E niente, siamo qui. Di nuovo in lockdown. La prima quarantena almeno era una novità e in qualche modo mi sono tenuta impegnata. Ora, a distanza di mesi e costretta di nuovo a stare in casa, mi sembra già tutto trito e ritrito. Su Netflix ho già visto tutto quello che c’era da vedere. Di […]

E niente, siamo qui. Di nuovo in lockdown. La prima quarantena almeno era una novità e in qualche modo mi sono tenuta impegnata. Ora, a distanza di mesi e costretta di nuovo a stare in casa, mi sembra già tutto trito e ritrito. Su Netflix ho già visto tutto quello che c’era da vedere. Di pulire ancora la casa da cima a fondo zero voglia. Quanto al lievito per pizze e focacce… non c’ho più sbatti di mettermi lì a impastare, ad aspettare che lieviti e tutto il resto. Oh, non ho le skills da pizzaiola, pace.

Però… c’è un però, perché la pizza rimane una delle poche consolazioni che funzionano sempre. Seratina down? Vai di pizza e birretta davanti alla tv. Non è la panacea di tutti i mali, però ci sta. Aiuta. In questi giorni mi sono quindi messa a spulciare online in cerca di una pizzeria che facesse delivery e che al contempo mi regalasse un’esperienza nuova. Non so, pizza con mango e ananas. O con mele e uvetta. Lo so, sto bestemmiando. Però che palle ordinare sempre le stesse cose negli stessi posti, no? Cioè, già sono costretta a vedere sempre le solite pareti e le solite facce… se ci si mette anche la pizza è davvero finita.

Alla fine ho trovato la soluzione: Quelli della pizza. La prima novità di questo lockdown, finalmente. Si tratta di una pizza da inventare ma non da impastare, ocio. In pratica tu ordini un impasto già lievitato, steso e leggermente precotto. Quello che ti resta da fare è guarnire a piacimento, infornare e mangiare. Top! Entusiasmata da questa new experience, qualche giorno fa ho ordinato non uno, non due, ma ben tre impasti: Vesuvio (classica pizza con bordo alto già condita con pomodoro), pinsa romana e gourmet (più spessa della pizza classica). Oltre a questi tre impasti, sul sito si può acquistare anche la focaccia, il pacchetto pizza e birra (classicone) e un box degustazione per provare tutto se siete ingordi. Oh, se poi avete il frigo vuoto e zero fantasia, trovate pure un bel po’ di guarnizioni, tipo funghi porcini alla boscaiola, peperoni alle erbe aromatiche, polpa di pomodoro al basilico bio e carciofini.

In questo modo ho saltato a piè pari tutta la parte sbatti di impastare e smanettare il lievito, e mi sono concentrata solo sulla parte più golosa e creativa, la guarnizione. Alla pizza Vesuvio ho aggiunto salsiccia e crema di zucca, qualità. Sulla pinsa romana sono andata più zozza con mortadella, ricotta e pistacchi. Sull’impasto Gourmet invece ho piazzato a freddo gorgonzola, pere e noci, una finezza. Visti i tempi duri per la grana, un’altra figata sono i prezzi super abbordabili: ad esempio l’impasto della pizza Vesuvio costa 3,45 euro, la Pinsa Romana viene 5,30 euro (ma nella busta ce ne sono due eh).

Qualche info pratica: la spedizione è gratuita sopra i 50 euro, ma comunque non c’è nessun minimo d’ordine, quindi potete ordinarvi una pizza da single senza problemi. Se comprate dal sito, entro 2/6 giorni lavorativi vi arriverà il corriere a casa con i prodotti, taaac. Fondamentale: le pizze si conservano in frigo per 30 giorni, quindi volendo potete fare una bella scorta di impasti.

Insomma, visto che le good news vanno condivise, il mio feedback su Quelli della pizza è più che positivo. Loro si fanno lo sbatti e a noi non resta che fantasia e godimento. Due ingredienti davvero preziosi in questo noiosissimo, secondo lockdown.

  Articolo scritto in collaborazione con Quelli della pizza

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