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Basta assembramenti: da oggi la Galleria Vittorio Emanuele II diventa a numero chiuso

Ci sta. Il Covid sta inevitabilmente condizionando tutta la nostra vita e i nostri spazi, un effetto che ovviamente riguarda anche la City. E così, da oggi, la Galleria Vittorio Emanuele II diventa a numero chiuso per evitare assembramenti.Una decisione presa mercoledì dal comune e dalla prefettura al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza […]

Ci sta. Il Covid sta inevitabilmente condizionando tutta la nostra vita e i nostri spazi, un effetto che ovviamente riguarda anche la City. E così, da oggi, la Galleria Vittorio Emanuele II diventa a numero chiuso per evitare assembramenti.

Una decisione presa mercoledì dal comune e dalla prefettura al comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica riunito dal prefetto, Renato Saccone. Si tratta di un provvedimento storico, senza precedenti nei 153 anni di storia della Galleria. Se volete farvi un giro da quelle parti, quindi, armatevi di pazienza e se c’è troppa gente aspettate il vostro turno. Oh, sarà così fino al 6 gennaio quindi non rompete le balle. 

Questa la situazione se capitate in centro: il lato di piazza Duomo servirà soltanto per uscire, mentre presso tutti gli altri lati della Galleria ci saranno agenti di polizia locale e forze dell’ordine a controllo del flusso di persone. Non solo: visto che in via ufficiale si può uscire ma in via non ufficiale l’è mei che stai a ca’ tua, il comitato ha anche stabilito le attività di controllo per limitare le potenziali occasioni di contagio. E così vai di presidi in centro e di maggiori controlli nei negozi, per assicurarsi che le misure anti Covid (tipo numero massimo di presenze, distanziamento e mascherine) vengano rispettate.   

Attention anche ai locali, che potranno ospitare non più di quattro persone al tavolo e che dovranno chiudere necessariamente entro le 18. In caso di violazione sono cazzi perché è prevista la sospensione dell’attività per cinque giorni. E se volete spostarvi a Natale, ocio perché ci saranno controlli (come a Santo Stefano e Capodanno) per verificare che non ci si sposti da una regione all’altra. Tutto chiaro, sì? 

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