Mentre aspettiamo che l'Italia smetta di sembrare un brainstorming Pantone per la scelta del colore dell'anno 2021, focalizziamoci su una cosa importante: i regali di Natale. Se gli anni scorsi ci si destreggiava tra pacchetti, carte regalo, fiocchi e bigliettini di dubbio gusto, quest'anno un italiano su quattro sarà costretto a rinunciare ai regali.
Sarà un Natale di magra, dunque. A confermarlo è Confcommercio. Il clima di tensione, la pandemia in corso e le restrizioni in atto hanno fatto da deterrente all'annuale corsa ai regali che sembra più il footing mattutino delle sicure milanesi in Arena.
Secondo l'indagine condotta, il 17.3% delle persone utilizzerà la tredicesima per comprarli, mentre il 67% la spenderà in spese, bollette e tasse. L'acquisto anticipato durante il Black Friday e compagnia bella ha fatto flop (20%) in confronto all'anno passato (26%). Un saggio 61%, poi, ha atteso fino alla prima metà di dicembre prima di metter mano al portafoglio.
Anche i dindi investiti per fare i pensierini sono stati pochi: c'è stato un calo del 18% nella spesa complessiva. Dai 9 miliardi stimati nel 2019 si è passati ai 7.3 miliardi i quest'anno. Gli italiani hanno cashato massimo 164 euro a testa, rimanendo a prescindere sotto i 300 euro.
Ma cosa si è comprato? I regali top del 2020 rientrano nella sfera alimentare (68%) e ludica: giocattoli (51.2%), abbonamenti a piattaforme di streaming (+10.5%) e buoni regalo (+7.2%). Come ci si poteva aspettare, di biglietti per concerti e trattamenti beauty non c'è nemmeno l'ombra.
A questo punto è lecito chiedersi: ma tutta la gente in giro, che cavolo fa oltre a ingombrare marciapiedi, rallentare il rientro a casa post-office e respirare mascherata la nostra stessa malsana aria?
Cazzeggiano. Ecco, l'abbiamo detto.
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