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L’influencer Carla Bellucci ha deciso di partorire in diretta streaming per 12mila euro di compenso

Tutto ha un prezzo, dicevano il saggio, lo sugar daddy e pure l’emiro arabo contando i cammelli necessari a comprare la vostra prorompente cugina. Se ancora non fosse chiaro e tentaste inutilmente di contrastare la dura legge del denaro, sappiate che c’è un’influencer inglese disposta a farsi pagare 12mila euro per partorire in diretta streaming.Lo […]

Tutto ha un prezzo, dicevano il saggio, lo sugar daddy e pure l’emiro arabo contando i cammelli necessari a comprare la vostra prorompente cugina. Se ancora non fosse chiaro e tentaste inutilmente di contrastare la dura legge del denaro, sappiate che c’è un’influencer inglese disposta a farsi pagare 12mila euro per partorire in diretta streaming.

Lo step successivo al classico filmino del parto per parenti con parecchio pelo sullo stomaco – è il riprendersi sul web per un solo e fortunatissimo follower. L’idea è venuta alla modella Carla Bellucci, nota sui social per curve e idee barbine.

Dopo aver annunciato inizialmente di voler pubblicare le foto del pancione a pagamento – come si conviene alle esclusive dei magazine per star e starlette – la donna ha alzato ulteriormente l’asticella proponendo la diretta.

Per ora mi hanno offerto 12.000 euro per trasmettere la nascita del mio bambino. E mi sono detta: perché no? In questo modo darei la possibilità ai miei fan di assistere a un evento così importante per me”, ha spiegato, sottintendendo che se le offerte lievitassero, non se ne dispiacerebbe di certo.

Un’uscita simile ha avuto, come c’era da aspettarsi, alcune conseguenze. Oltre ai fan feticisti che le chiedevano di vendere il latte materno, Carla ha dovuto rispondere alle critiche:

“Tanta gente partorisce all’interno di programmi e documentari per la TV, non riesco a vedere la differenza. Sono sicura che non vengono nemmeno pagati. Sono una donna d’affari e ho bisogno di fare soldi. Io sono il mio business. Sarò nervosa quel giorno, ma alla fine mi darebbero un sacco di denaro. Come posso rifiutare?”

Per documentari intenderà forse quelli sui mammiferi del National Geographic?  Chissà. Bei tempi (o forse no) quando c’era chi metteva in vendita (solo) la propria verginità. Vi ricordate?

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