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L’Islanda ha provato la settimana di lavoro da quattro giorni ed è stato un successone

Se qualche vecchio matusa è ancora convinto che ridurre le ore di lavoro non favorisca la prduttività, dovrà fare l’upgrade e riaggiornarsi al 2021. L’anno in cui l’Islanda ha analizzato i dati di quattro anni di sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni e, dulcis in fundo, ha scoperto che è una figata pazzesca sia […]

Se qualche vecchio matusa è ancora convinto che ridurre le ore di lavoro non favorisca la prduttività, dovrà fare l’upgrade e riaggiornarsi al 2021. L’anno in cui l’Islanda ha analizzato i dati di quattro anni di sperimentazione della settimana lavorativa di quattro giorni e, dulcis in fundo, ha scoperto che è una figata pazzesca sia per i dipendenti che per il business.

Tra il 2015 e il 2019, infatti, il governo nazionale e il comune della pittoresca capitale Rejkyavik, hanno condotto vari esperimenti su una settimana lavorativa da quattro giorni e 35-36 ore. Oh, senza tagli di stipendio eh. L’obiettivo era quello di valutare sia il benessere dei dipendenti che la produttività. La good news è che secondo il director of research della società di ricerca Autonomy, che ha analizzato i risultati assieme alla Association for Sustainability and Democracy, lo studio è stato “Un successo straordinario“.

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In sostanza, il test ha messo in evidenza come gli orari ridotti rendano le persone più felici, più sane e anche più produttive. Insomma, il sospetto che i dipendenti avrebbero apprezzato c’era già, ma un successo così clamoroso è stato una sorpresa. Molto gradita. La ricerca ha riguardato luoghi di lavoro di vario genere, come scuole materne, uffici, servizi sociali e ospedali. Recap: la settimana corta ha entusiasmato talmente tanto i lavoratori che li ha fatti diventare più produttivi.

I dipendenti hanno ammesso di sentirsi meno stressati e di avere avuto più tempo da dedicare alla famiglia e agli hobby. Non solo: a beneficiarne è stata anche la salute e il bilanciamento tra vita privata e professionale. Win win, contenti tutti. “I risultati sono molto positivi. I lavoratori di tutti i tipi di settori del settore pubblico sono soddisfatti del loro equilibrio tra lavoro e vita privata, trascorrono più tempo con le loro famiglie, svolgono attività extra”, ha detto il ricercatore Will Strong.

Da quando questo esperimento si è concluso, i sindacati hanno negoziato i modelli di lavoro e oggi l’86% dei lavoratori islandesi ha ore ridotte e stipendio pieno. Esportiamo subito, please?

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