Chi segue i nostri video da tempo lo sa: non ci sarebbe Signor Imbruttito senza la sua wife pronta a tirarlo fuori dai pasticci. Ma se dietro ogni grande pirla, c'è sicuramente dietro una donna pronta a salvarlo, chi c'è dietro la maschera della moglie Imbruttita?
Laura Locatelli, attrice (ma non solo) che da anni interpreta il nostro personaggio e alla quale abbiamo volute porre un po' di domande per farvela conoscere meglio, una volta per tutte.
“Mollo tutto e…” Cosa avresti fatto al posto di tuo marito? Per citare il luogo comune “dietro a ogni grande uomo, c’è una grande donna”, ci aspettiamo un salto nel vuoto notevole.
Se lo stai chiedendo a me, Laura attrice, e non al personaggio della wife, beh… Colgo la tua alzata e ti rispondo che “Mollo tutto e..” faccio il giro del mondo per incontrare quante più storie possibili di donne che non stanno proprio dietro a nessuno. Se proprio proprio, stanno al fianco, o stanno anche da sole, stanno proprio Oltre questo modo di considerarci in funzione di qualcun altro. Questo luogo comune lo sentiamo da una vita e io per un certo periodo mi ci sono anche uniformata. Da qualche tempo invece rispondo anche no, basta dai. Cambiamolo sto racconto.
Ti dicevo che mollerei tutto e farei il giro del mondo perché viaggiare è tra le cose che più amo e immergersi in altre culture trovo sia uno strumento essenziale per aprire la mente, nutrire l’anima e trovare nuove soluzioni creative. Quando sono in stallo, se posso, parto. E se non posso, faccio un giro in un posto in cui non sono mai stata, anche vicino, e osservo.
Con le storie raccolte in questo fantomatico viaggio che mi stai facendo immaginare, mi piacerebbe poi tornare e raccontarle in film, spettacoli. O magari non torno più, adesso vedo, mi fermo da qualche parte, vicino al mare.
Nell’effettivo: avresti anche tu avuto il coraggio di “Mollare tutto per aprire un chiringuito” o sei più la classica persona che, sotto alle foto in vacanza scrive “non torno più” e poi invece, torna eccome?
Ho mollato tutto (o quasi) già un po’ di volte nella mia vita. Ho cambiato lavori, città, case e relazioni... oltre la paura dell’ignoto, il coraggio l’ho sempre trovato, ho seguito le mie sensazioni di pancia, di solito chiare, pronte a guidarmi attraverso i cambi di rotta più importanti. Ascoltare quella voce profonda è una delle cose più difficili, ma nel mio caso, a volte, urla proprio, impossibile non sentirla.
E anche se ho cercato finora di costruirmi una vita su misura, ogni tanto staccare da tutto è vitale. Anche dalle cose amate e scelte, per poi tornarci con più energia.
Ci racconti come è iniziata la tua avventura da wife nei video del “Milanese”?
Avevo mandato il mio cv ai ragazzi de Il Terzo Segreto di Satira, era il 2016, e insieme ai classici foto e reel, nella mail c’era proprio una lettera d’amore per loro: “Adoro i vostri video, siete pazzeschi, spero di lavorare con voi”, era vero e loro hanno ringraziato cortesemente, probabilmente imbarazzati da tanto entusiasmo: “Ti facciamo sapere eh”! Ho pensato: “Ecco ho esagerato, penseranno sia una pazza mitomane”.
A sorpresa invece, mi hanno chiamata poco dopo per interpretare la “tipa” del Milanese. Prima amante, poi fidanzatina. Non era per nulla scontato che la storia continuasse e anzi, mi hanno rivelato poi, si pensava più a “Una donna diversa per ogni capitolo” per il personaggio dell’Imbruttito. E invece.. L’affiatamento con Germano è stato ottimo fin dai primi ciak e nel tempo mi sono ritrovata mamma del Nano e wife ufficiale.
Forse però pensano ancora che sia una pazza mitomane, dovrò chiederglielo.
Sei una attrice con esperienze molto variegate: teatro, tv, web e cinema indipendente, e racconti che sei arrivata alla recitazione piuttosto tardi. Ci racconti un po’ il tuo percorso?
Non ho avuto un percorso lineare, ma un filo conduttore c’è sempre stato. Da ragazzina studiavo danza ma di recitazione neanche l’ombra, ho iniziato a lavorare come attrice a quasi 30 anni. Roba da matti. Prima avevo lavorato nella formazione e nel marketing. Sono laureata in Scienze della comunicazione e ho studiato marketing per lo spettacolo dal vivo. Insomma, ci ho girato intorno un bel po’, prima di salirci, sul palco. Teatro e cinema li adoro entrambi, senza preferenze. Mi sono innamorata di questo lavoro, ma anche la formazione nell’ambito della comunicazione e della crescita personale è rimasta una passione costante. Per i prossimi capitoli non programmo nulla: l’espressività credo però sia il punto comune di tutte le mie scelte bizzarre. Vediamo cosa mi inventerò in futuro.
Sul tuo sito internet scrivi: “Faccio l'attrice per esprimere Altro, sempre Altro, ancora Altro”. In quali altre sfide cinematografiche/televisive ti vorresti cimentare in futuro?
Amo le storie coraggiose, vorrei interpretare personaggi fuori dalle etichette più consuete. Ho scelto questo lavoro soprattutto perché mi permette di esplorare. Me stessa, le storie degli altri, le possibilità di vita.
Quando poi incontro storie un po’ folli, imprevedibili, ci vedo una scintilla vitale che mi attrae molto. La complessità la trovo affascinante perchè le persone reali sono molto più sfaccettate di quanto appaiano a un primo sguardo, siamo tutti molteplici e riuscire a raccontare personaggi stratificati è il mio primo desiderio.
Ci sono due tipologie di attori: quelli che scappano a gambe levate dal set appena terminate le riprese, e quelli che al contrario, piangono tutte le lacrime del mondo all’idea che sia tutto finito. Tu in quale team ti sei ritrovata dopo l’ultimo “ciak”?
Il set di “Mollo tutto..”, complici le location da sogno e i tanti amici con i quali ho condiviso il set, mi è sembrata quasi una vacanza, alla fine delle riprese ho provato autentica nostalgia, tipo il rientro a scuola a settembre. Non è certo così tutte le volte, questo mestiere è sempre un lavoro di squadra, e non è scontato sentirsi a proprio agio con chi ti capita intorno. Io sono di natura una persona molto empatica, ma allo stesso tempo riservata. Quando avverto che il mio desiderio di coltivare l’armonia non trova terreno fertile, semplicemente sto sulle mie.
In un post hai fatto ammenda: sei una “Giargiana”, nata e cresciuta a Crema. In quali ambiti ti senti di esserlo/lo sei? Difendi la “categoria” a spada tratta o alla fine, sei un’Imbruttita sotto mentite spoglie?
Sì, a proposito di etichette, se proprio devo averne una, sono molto più Giargiana che Imbruttita.
Anche se nella City ormai mi sento a mio agio, sono ancora una imbranata e sono molto più allineata con le ingenuità e gli entusiasmi tipici di chi arriva da fuori Circonvalla. A volte corro agile al passo con la frenesia della City, ma più spesso arranco e coltivo il sogno proibito di vivere fuori dal casino, a contatto con la natura, e venire in città solo per andare a teatro. E con questa dichiarazione da sciura infine, mi rivelo più wife Imbruttita che mai, mi hai sgamata!
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