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Apple, il ritorno in ufficio è rimandato (e intanto arrivano 1000 dollari per chi lavora da casa)

Tim Cook, CEO di Apple, ha fatto sapere che il ritorno in presenza è rimandato a causa del peggiorare della situation pandemia, e intanto regala ai dipendenti 1000 dollari da spendere per dispositivi per il lavoro da casa.

Figa, bello lavorare alla Apple. Il colosso governato da Tim Cook ha deciso di rimandare, ancora una volta, il rientro dei propri dipendenti inda office. Del resto, vista la situa pandemia, meglio essere prudenti. Ci sta. Lo stesso CEO ha precisato, in una lettera, che la data del 1° febbraio, che doveva rappresentare il rientro in presenza, non vale più. Certo, spiace perché a molti la vita da ufficio piace, è stimolante. Poi alla Apple dev’essere tanta roba. Però apprezzabile l’attenzione verso le persone in un periodo sad come questo. Ma quando si potrà rientrare? Ah bò, il CEO non l’ha specificato. Presumibilmente, quando si riuscirà a intravedere un po’ di luce in fondo a ‘sto minchia di tunnel.

E così, in attesa di un back in office in sicurezza (che si trasformerà poi in un modello di lavoro ibrido con tre giorni in presenza e due da remoto), tutti in smart working. Con un bonus di 1000 dollari a dipendente da spendere per dispositivi per il lavoro da casa. “Mentre non vediamo l’ora che altri nostri team si riuniscano di nuovo, continueremo a prendere decisioni in base alle condizioni locali e saremo sicuri di informare almeno quattro settimane prima di avviare il ritorno”. Taaac, ebbravo Cook. Il taycoon a inizio giugno aveva sottolineato come, nonostante si lavori benone anche a distanza, sia importante tornare a condividere scrivanie e spazi fisici.

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“Nonostante tutto ciò che siamo riusciti a ottenere mentre molti di noi si trovavano lontani, la verità è che in quest’ultimo anno è mancato qualcosa di essenziale: gli altri. Le videoconferenze hanno ridotto le distanze tra noi, ma ci sono cose che semplicemente non si possono replicare. Per ora, lasciate solo che vi dica che aspetto di poter guardare i vostri visi dal vivo. So di non essere il solo a cui manca l’attività, l’energia, la creatività e la collaborazione dei nostri meeting in presenza, nonché il senso di comunità che tutti abbiamo costruito”. 

In generale comunque i colossi del tech si stanno adoperando per trovare delle solution atte a contrastare il virus. Pure quelli di Microsoft, ad esempio, hanno deciso che per il momento meglio starsene a lavorare a casina, rimandando il ritorno in ufficio a tempi migliori. Stessa manfrina per Google, che ha deciso di fare brutto e dal prossimo 18 gennaio sospenderà i lavoratori americani che rifiutano di vaccinarsi. Se continueranno a non farlo potrebbero pure rischiare il licenziamento. Gli yankee no vax sono avvisati.

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