"Impressionante" ha detto Mario Draghi visitando i cantieri del Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova. In effetti i tunnel fanno impressione, sono davvero imponenti. Ci permetteranno di spararci weekendini al mare in tempo zero, diminuiranno drasticamente le ore di sbattimento in coda in autostrada, favoriranno il turismo e - soprattutto - ridurranno del 55% le emissioni di Co2 rispetto al trasporto su gomma. Bravi tutti.
Qualche numero, giusto per far capire la grandezza dell'opera. Il Progetto Unico Terzo Valico dei Giovi-Nodo di Genova è il più imponente progetto di mobilità sostenibile in corso in Italia, esteso con 30 fronti di scavo su 12 grandi cantieri dal Piemonte alla Liguria. Coinvolge oltre 5mila persone e 2.300 aziende, piccole e medie, quasi tutte italiane. Not bad. Siamo al 77% nel loading dei lavori, anche perché si lavora h24, 7 su 7. Questo significa che non manca molto al termine del progetto, ottimo.
Il Presidente del Consiglio ha visitato uno dei 30 fronti di scavo su 12 grandi cantieri estesi dal Piemonte alla Liguria. Con lui c'erano il Presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, il Prefetto Renato Franceschelli, gli Amministratori Delegati di Ferrovie dello Stato e Rete Ferroviaria Italiana, Luigi Ferraris e Vera Fiorani, il Commissario Straordinario di Governo per il Terzo Valico, Calogero Mauceri, l’Amministratore Delegato di Italferr, Andrea Nardinocchi. Un botto di gente.
La cosa figa è che con i suoi 53 km complessivi di ferrovia, la nuova linea ad alta capacità veloce collegherà Genova a Milano in meno di un’ora e Milano - Como, per dire, in mezzoretta. L'opera rafforzerà i collegamenti dell’Italia con l’Europa, portando l’alta velocità fino al porto della città ligure, da cui ogni giorno oltre 100 treni potranno arrivare fino a Rotterdam. Che bomba.
Tutti pronti a comprare i biglietti.
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