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Ci sono dei luoghi che per un Imbruttito sono casa, pure se non ci ha mai messo piede. Questo perché si tratta di posti che raccontano la storia di Milano, anzi ne fanno proprio parte. E, di conseguenza, sono di famiglia. L'osteria Al pont de ferr è (anzi è stato, sob!) uno di questi, un vero punto di riferimento per gli abitanti della City. Sarà la location, Ripa di Porta Ticinese 55, in the middle of Navigli. Sarà l'ambiente, bello caldo con i mattoni a vista e le tavolate in legno. Sarà per il menu ricco tanto di tradizione (risotto alla milanese e cotoletta, per dirne due) tanto di innovazione (ostriche con crema al wasabi, per esempio). Sarà per la classe e la passione della proprietaria, la sommelier Maida Mercuri, che con estremo dispiacere ha dovuto annunciare la chiusura della sua creatura.

Dopo trentasei anni Maida Mercuri, soprannominata Nostra Signora dei Navigli, ha dovuto mettere la parola fine a una bellissima storia d'amore. Maida, si legge in una nota del locale, "Lascia orfani i mille e mille clienti che dal 14 dicembre 1986 a oggi hanno goduto delle prelibatezze della cucina e delle magie enologiche della più giovane sommelier donna d'Italia. Un racconto che attraversa gli anni e la città, da quando una giovanissima Maida sceglie di dire no a Sirio Maccioni, che la vuole responsabile sommelier al ristorante culto Le Cirque di New York. L'idea è quella di servire con il supporto di pochi piatti ipertradizionali i migliori vini italiani e francesi al bicchiere". Che storia.

Una sfida vinta, quella di Nostra Signora dei Navigli: "Il passaparola promuove rapidamente il Ponte a punto di ritrovo degli appassionati di vino e distillati", ma anche "Stufatina di asinella e pappardelle alla maremmana, pancette della Val Tidone e tome stagionate". Tutto bellissimo, tanto che nel 2011 arriva pure la stella Michelin. E allora perché chiudere tutto? "I Navigli sono diventati un'altra cosa, l'offerta omologata", spiegano quelli del locale. "Maida ha resistito finora, ultimo baluardo della ristorazione storica e d'autore del quartiere. Per questo, e per la voglia di sfogliare da donna libera la nuova pagina della sua vita, oggi il Ponte chiude".

A Repubblica l'imprenditrice ha raccontato qualche altro dettaglio. I Navigli un tempo "Erano una poesia. Ci conoscevamo tutti, fra commercianti ci aiutavamo. La sera, chi chiudeva per ultimo accoglieva gli altri per il bicchiere della staffa". La movida ha cambiato le carte in tavola. C'è più gente in giro, più giovani, ma si è persa la cultura enogastronomica. "Ho visto le cose cambiare, finché è arrivato il Covid che ha dato uno scossone a tutti. Adesso è sempre più difficile lavorare. Difficile trovare personale, difficile tenerlo, le cose si muovono in fretta".

Maida "La ritroveremo altrove, sicuro, per una nuova avventura di vita e di bottiglie", fanno sapere dall'osteria. Sul Pont de Ferr, invece, scorrono già i titoli di coda. Che dispiacere.

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