Ci siamo Imbruttiti, è arrivata la primavera. Taaac! Il tempo sta reggendo bene, e quelli esperti dicono che a breve le temperature si alzeranno un po'. Con la bella stagione, però, arriva puntualissimo il domandone: "Oh, ma quando vanno spenti i termosifoni?". Quest'anno poi, con i prezzi dell'energia alle stelle per via dell'inflazione galoppante e della guerra russa in Ucraina, il quesito appare ancora più urgente. Per questo c'è chi ha già spento il riscaldamento, preferendo mettersi un maglioncino in più piuttosto che spendere un occhio della testa. C'è una data dopo la quale, però, tutti ma proprio tutti devono mettere in off i termosifoni.
Il 15 aprile condomìnii, negozi, case e office dovranno per forza di cose spegnere il riscaldamento. Questa è la data, infatti, della fine della stagione termica, cominciata il 15 ottobre. Vabbè dai in realtà 'sta suspense non era affatto necessaria anche perché la data è la stessa degli altri anni perché il calendario è stabilito da una legge nazionale. Certo, in alcuni casi il Comune può decidere di anticipare o prolungare in base alle temperature e se quindi fa ancora un freddo becco o se c'è già un'evidente caldazza. In questo caso Palazzo Marino sta ragionando su come combattere il caro-energia riducendo i consumi. In questi giorni il Consiglio comunale ha approvato un ordine del giorno nel quale si invita l’Amministrazione ad "Attuare concrete azioni di riduzione dei consumi, efficienza energetica e divulgazione delle migliori pratiche alla cittadinanza".
Il Comune sta pensando, tra le altre cose, di abbassare di un grado le temperature negli edifici pubblici e di ridurre di due ore il tempo di funzionamento quotidiano degli impianti di riscaldamento. Nei giorni scorsi 65 sindaci dell'hinterland milanese avevano firmato una lettera ai cittadini chiedendo di fare la loro parte per risparmiare. La comunità internazionale "Ha predisposto e sta predisponendo una serie di iniziative che limitino l'influenza della Russia, ma anche noi possiamo fare qualcosa, ognuno nel suo piccolo, ma che può diventare un gesto molto significativo", hanno scritto i mayor. La loro richiesta è quella "Di ridurre di almeno un grado la temperatura dei generatori di calore che oggi riscaldano le nostre case, tutte le strutture pubbliche, le attività commerciali e produttive, fin quando la crisi ucraina non sarà risolta". Intanto, aggiungono i sindaci, "Inizieremo a ridurre la temperatura e l'orario di accensione negli edifici comunali".
Tutto chiaro?
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