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San Siro work in progress: arriverà una torre residenziale di 22 piani

Parliamo di 120 abitazioni, di cui 72 nel grattacielo, che prenderanno il posto delle scuderie dell'ex Trotto abbattute due anni fa. Attenzione, perché dovrebbe essere costruito anche un terzo immobile destinato ad affitti calmierati

Se state cercando casa ma non avete fretta, ocio alla news. A San Siro, lungo via Rospigliosi, sono in fase embrionale una torre da 22 piani e un edificio da 8. Il complesso residenziale si chiama Syre, il progetto è di Marco Piva e la commercializzazione degli appartamenti sarà affidata ad Abitare Co. Parliamo in totale di 120 abitazioni, di cui 72 nel grattacielo, che prenderanno il posto delle scuderie dell’ex Trotto che vennero abbattute due anni fa. “Una residenza sempre più green, sostenibile e innovativa”, è la presentazione ufficiale. 

Bisognerà attendere un po’ eh, la timeline culmina nel 2025. Il condominio principale (che poi sono i due edifici) sarà destinato a residenze di pregio, il cui prezzo dovrebbe aggirarsi attorno ai 6.500 euro al metro quadrato. Diversi i tagli proposti: bilocali, trilocali, quadrilocali, pentalocali e attici per i più sboroni. La metratura minima sarà 60 metri quadri, quindi, facendo due calcoli rapidi, per portarsi a casa un bilo bisognerà sborsare quasi 400k. L’è inscì. Attenzione però, perché dovrebbe essere costruito anche un terzo immobile destinato ad affitti calmierati.  

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Ma abbiamo detto green: ci saranno, infatti, un giardino con circa novanta alberi, tra cui querce e magnolie, tigli e frassini, e uno specchio d’acqua ai piedi della torre. Tutto molto bello. Le forme del progetto richiamano l’idea di un fiorellino, precisamente una rosa camuna, che cresce tra i petali-balcone. Dalla parte opposta del viale, l’ex ippodromo del Trotto, che verrà riqualificato dal progetto di Hines in un migliaio di residenze, molte delle quali in affitto. Ma verrà ridisegnata anche una nuova piazza pubblica nell’area di via Pessano, che rappresenterà un po’ la connessione fra le varie aree verdi circostanti, che poi sono quelle su cui si affaccerà anche il palazzo destinato agli affitti. Una zonna in fermento questa: arriveranno anche delle terme green nuove di zecca, nelle ex scuderie De Montel (in teoria l’anno prossimo, ma i lavori sono un po’ in ritardo). E poi e poi… c’è sempre lui, il Meazza.

La situazione dello stadio, infatti, è ancora super incerta. Da Inter e Milan è arrivato il via libera alla demolizione del vecchio stadio, sulle cui ceneri potrebbe sorgere un nuovo impianto circondato da altri edifici commerciali. Gli infiniti tira e molla, però, hanno rallentato il progetto, che adesso non si capisce esattamente che futuro abbia. Si parla di un possibile spostamento del nuovo stadio a Sesto San Giovanni, ma intanto il 6 aprile saranno trascorsi ben 1000 giorni da quando i due club della City hanno presentato il primo studio di fattibilità della nuova struttura. Insomma, meglio pensare alle torri residenziali va, che il destino del Meazza è ancora avvolto da una nebbia fittissima.

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