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Che dispiacere: la quercia di piazza 24 maggio sta per tirare le cuoia

L'albero secolare, nato nel 1895 e dalla grande rilevanza storica, è arrivato alla fine del suo ciclo vitale e potrà reggere ancora solo qualche anno

Imbruttiti, avete presente la quercia secolare che svetta in piazza 24 maggio? Nata nel 1895, è diventata un vero e proprio monumento della zona. Ebbene, dispiace dirlo ma purtroppo l’albero è giunto alla fine del suo ciclo vitale. Ancora qualche anno e… caput. A darci l’infelice notizia è Elena Grandi, assessora al verde della City, che ha documentato l’inizio dei lavori di riduzione delle branche principali della quercia. Un intervento purtroppo necessario per potere mantenere in vita l’alberone ancora qualche anno. Sob.

C’è da dire che la tempesta di vento che ha investito la City lo scorso 6 febbraio non ha aiutato, eh. Oltre alla quercia di Piazza 24 maggio, infatti, sono rimasti danneggiati il platano dei Giardini Bazlen e il cedro di Villa Belgiojoso. Tra questi, però, la quercia è quella messa peggio, come ha spiegato l’assessora su Instagram. “La quercia, per lo stato di compromissione del tronco (che è anche stato attaccato da un fungo), e per il particolare sito di radicazione, è quella che presenta maggiori problemi per la sua salute e per la sicurezza pubblica. La piramide di acciaio che la sostiene da anni non è più sufficiente a contenere il rischio di schianto dell’albero”. Nata nel 1895, la quercia fu trapiantata il 24 maggio 1924 nella piazza dall’ingegner Giunio Capè, per celebrare il ritorno del figlio Giuseppe dal fronte della prima guerra mondiale ma anche per ricordare i soldati del rione Ticinese-Lodovica caduti. Alla morte del Capè, la famiglia donò la quercia al comune. Una bella storia.

Consapevole dell’importanza storica dell’albero, la Grandi ha ingaggiato il prof Francesco Ferrini del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agrarie, Alimentari, Ambientali e Forestali dell’università degli Studi di Firenze. Il Ferrini non ha potuto far altro che confermare che l’albero è alla fine del suo ciclo vitale “e che qualunque intervento conservativo potrà mantenerlo in vita solo per qualche anno. Per tutte queste ragioni abbiamo deciso d’intervenire con la riduzione delle branche principali così da mettere in sicurezza l’area e ridurre il rischio di caduta dell’albero. Nel frattempo è già partita la ricerca di una nuova quercia, che sia già di grandi dimensioni, che in questi anni possa venire adeguatamente preparata alla sua futura messa a dimora nella piazza”. Della serie morta una quercia…

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