Siete in smart working? A casa non riuscite a concentrarvi? Dovete occuparvi di compiti importanti ma vi distraete ogni due per tre? No problem: prendete l'aereo, andate a Tokyo e recatevi nel distretto di Koenji, al Manuscript Writing Café. Qui potrete lavorare senza il rischio di perdervi in cazzeggio, anche perché il gestore verrà personalmente a controllare che stiate sgobbando al pc e non vi farà andare via finché non avrete finito. Assurdo eh? Ebbene sì, ma tutto vero.
Il Manuscript Writing Café, come dice il nome, è pensato principalmente per gli scrittori, ma non solo. Per chi, sostanzialmente, deve concentrarsi e lavorare senza perdere tempo inutile. Chi entra in questo locale, lo fa per il bisogno di avere qualcuno che lo controlli e lo obblighi a rispettare i suoi doveri. Figa, in pratica è come andare in palestra con il personal trainer che insiste finché non riesci a spararti venti flessioni. C'è da dire che i giapponesi con i locali a tema sono fissati, ma un conto è il bar di Sailor Moon, un conto è il pub che ti obbliga a lavorare. Solo loro potevano inventarsi una roba simile, ma visto che effettivamente c'è gente che usufruisce del servizio, hanno indovinato.
I posti a sedere sono limitati, giusto una decina. Una prima regola necessaria per evitare che i presenti si distraggano o trovino l'ambiente troppo caotico. Ma le regole che governano questo strano micromondo sono diverse, come ha spiegato fieramente il proprietario Takuya Kawai su Twitter. First: quando si entra nel locale bisogna lasciare accanto alla porta un bigliettino con scritto, precisamente, quante parole/pagine bisogna scrivere ed entro che ora. Ogni 60 minuti il gestore del bar viene personalmente ad assicurarsi che tutto proceda bene. Ansia. La terza regola è decisamente la più strana: il lavoratore non può andarsene dal locale se non ha finito il compito che si era prefissato nel bigliettino iniziale. E se si è pentito cazzi suoi, giù a fatturare senza pietà.
Sarà che la vivono come se fosse un videogioco. I clienti, per dire, quando iniziano a lavorare devono far sapere al personale del bar se vogliono sbrigare i loro compiti in modalità lieve, normale o difficile. Ciò significa che il personale del locale personalizzerà l'intensità del proprio servizio di monitoraggio in base a ciò che i clienti scelgono. E se uno ha mezza idea di andarsene prima, ecco la furbata per scoraggiare la resa: il bar ha appeso alla parete una bacheca che elenca i nomi di tutti coloro che se ne sono andati senza completare i compiti della giornata. Umiliante, no? Però oh, alla fine sono scelte.
Parlando con Reuters, il proprietario del bar, Takuya Kawai, ha detto che la sua idea è quella di supportare i clienti, e non di controllarli. "Il caffè è diventato virale sui social media e la gente dice che le regole fanno paura o che sembra loro di essere spiati", ha detto il boss. "Proprio per questo alla fine ciò che pensavano avrebbe richiesto un giorno in realtà è stato completato in tre ore, o le attività che di solito richiedono tre ore sono state eseguite in una", ha aggiunto. Oh, vuoi vedere che il Kawai ha beccato il business?
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