Tempi duri per chi cerca appartamenti in affitto nella City. I prezzi, già carissimi, sono ancora più proibitivi, soprattutto se parliamo di monolocali. L'è inscì: la causa è da ricercarsi nell'ormai evidente convivenza col Covid, che ha fatto tornare all'ovile studenti fuorisede e lavoratori in smart working. Ma l'aumento si deve pure ai prezzi folli delle case in vendita, che stanno costringendo chi non può permettersi i prezzi delle compravendite a cercare dimore in affitto. Infine, a incidere, anche il ritorno del turismo, soprattutto quello legato a eventi e manifestazioni.
La situa è stata ben documentata dall'Ufficio studi del Gruppo Tecnocasa: nel secondo semestre del 2021 i canoni di locazione di Milano hanno registrato un aumento evidente: +5,6% per i monolocali, cercati appunto da lavoratori e studenti fuorisede, +4,9% per i bilocali e +1,7% per i trilocali. Numeri decisamente superiori alla media italiana, che per i monolocali ha visto un aumento solo del 3,4%, per i bilocali del 3,1% e per i tri del 2,5%. Parliamo di prezzi: l'affitto medio per un monolocale è di 680 euro al mese, che sale a 920 per i due locali e arriva ad almeno 1.250 euro al mese se si cerca una casa un cicinin più grossa.
Ma facciamo nomi e numeri, così ci rendiamo conto. Parlando di monolocali, il canone medio mensile è di 350 euro a Bari, 550 euro a Bologna, 530 euro a Firenze, 420 euro a Napoli, 560 a Roma, 300 euro a Torino e, appunto, 680 euro a Milano. Sbeeem! Non tutte le zone sono uguali, ovviamente. Comparando il secondo semestre 2021 con il primo si notano aumenti notevoli soprattutto nelle zone Fiera-San Siro, Bovisa-Sempione, Città Studi-Indipendenza. Cambiano poco, invece, gli affitti in centro (figa, più di così in effetti non si può), e tra Navigli e Famagosta, dove addirittura in alcuni casi i prezzi sono in leggera diminuzione. Incredibile.
Vista la situation, non sorprende che stiano andando di brutto gli affitti brevi. Per guadagnare qualcosina, e approfittare della domanda, molti milanesi stanno diventando host e mettono in affitto stanze di casa o i propri appartamenti per brevi periodi. La pratica, che si chiama home sharing, è esplosa in occasione di Expo e poi si è dovuta mettere in stand by causa Covid. Adesso, però, pare stia ripartendo alla grandissima. "Anzi, le richieste sono aumentate rispetto al periodo pre Covid: c’è voglia di viaggiare", ha dichiarato Fabio Calarco, fondatore e presidente dell’associazione OspitaMi, come riportato dal Giorno.
Figa che botta!
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