Skip to content
Trippa chiude nel weekend, la replica di Miscusi: “Un fallimento: l’Italia senza ristoranti nel weekend non sarebbe l’Italia” / Intervista ai Delta V, tornati con il pezzone “Regole a Milano”, ritratto disilluso di una città che cambia / Trendy o tremendy? 5 oggetti assurdi che vendono i brand di moda / Il nostro stipendio è sempre più basso: in quattro anni è calato di quasi il 10% / Kevin è tornato! Macaulay Culkin riprende il suo ruolo in “Mamma, ho perso l’aereo” per uno spot – VIDEO / New York–Tokyo in 60 minuti? Nel 2030 questo super volo sarà realtà / L’aperitivo? Un must per 4 italiani su 10: ecco gli argomenti più chiacchierati / È ufficiale: San Siro è di Milan e Inter. Firmato il rogito sulla vendita dello stadio e dell’area / Solo per dirvi che “Mamma, ho perso l’aereo” torna al cinema per festeggiare i 35 anni dall’uscita / Cargo riapre in Corso Como dopo lo sfratto: “Non ci siamo arresi” / Trippa chiude nel weekend, la replica di Miscusi: “Un fallimento: l’Italia senza ristoranti nel weekend non sarebbe l’Italia” / Intervista ai Delta V, tornati con il pezzone “Regole a Milano”, ritratto disilluso di una città che cambia / Trendy o tremendy? 5 oggetti assurdi che vendono i brand di moda / Il nostro stipendio è sempre più basso: in quattro anni è calato di quasi il 10% / Kevin è tornato! Macaulay Culkin riprende il suo ruolo in “Mamma, ho perso l’aereo” per uno spot – VIDEO / New York–Tokyo in 60 minuti? Nel 2030 questo super volo sarà realtà / L’aperitivo? Un must per 4 italiani su 10: ecco gli argomenti più chiacchierati / È ufficiale: San Siro è di Milan e Inter. Firmato il rogito sulla vendita dello stadio e dell’area / Solo per dirvi che “Mamma, ho perso l’aereo” torna al cinema per festeggiare i 35 anni dall’uscita / Cargo riapre in Corso Como dopo lo sfratto: “Non ci siamo arresi”
CONDIVIDI:
Link copiato!

A breve potrebbero aumentare i pedaggi autostradali: ecco di quanto (e da quando)

A breve potrebbe partire un rincaro dell’1,5% sui pedaggi. Una decisione probabile ma non definitiva, legata all’approvazione del piano economico finanziario

Figa, per un motivo o per un altro c’è sempre da tirare fuori la grana. L’ultima menata in ordine di tempo arriva dalle autostrade: a fine giugno o massimo inizio luglio dovrebbe partire un bel rincaro dell’1,5% sui pedaggi autostradali. Dopo l’aumento di gas, benzina e materie prime, se ne sentiva proprio il bisogno. C’è da dire che, almeno, si tratterà di un aumento minimo. 

“Parliamo veramente di poco, ne stiamo discutendo in questa fase con il ministero – ha detto l’amministratore delegato di Autostrade per l’Italia, Roberto Tomasi. E non è manco detto eh! Anche perché al momento la decisione è ancora in fase istruttoria. “Le tariffe sono rimaste bloccate a partire dal 2018”, ha precisato Tomasi. “È un incremento risibile, legato all’approvazione del piano economico finanziario“. Occhei dai, abbiamo capito. Il problema è che gli aumenti di energia e materie prime pesano di brutto sui tanti cantieri aperti da Autostrade in giro per l’Italia. Uno sbatti mica da ridere, ha confermato Tomasi. “In questi primi sei mesi noi abbiamo avuto un incremento importante in termini di costi dei materiali che varia dal 20 al 30% mediamente, poi ci sono voci di prezzo con incrementi superiori anche a questo”. 

pedaggi.jpg

Tutto chiaro, ma la verità è che pure noi ci siamo anche un po’ rotti le balle con tutti questi aumenti. Anche perché, diciamocelo, il servizio non è che sia sempre eccezionale. Assoutenti ha colto lo scazzo generale e ha già annunciato di essere pronta a impugnare l’eventuale aumento al Tar del Lazio. “Anche solo l’idea di aumentare il costi dei pedaggi sulla rete Aspi è improponibile. Gli automobilisti che utilizzano l’infrastruttura autostradale pagano ogni giorno il prezzo di un servizio in netto peggioramento, tra cantieri, ritardi, traffico e criticità varie, e proprio in tal senso e per la logica del price-cap le tariffe dovrebbero diminuire, non certo aumentare. Senza contare che Aspi è oramai tornata in mano pubblica con il passaggio alla guida di Cassa Depositi e Prestiti”, ha fatto brutto il presidente Furio Truzzi.

Diciamo che per un unico viaggio (tipo una vacanza) l’aumento potrebbe risultare davvero una cazzatina. Tipo, per la tratta Roma Milano dell’A1 con un pedaggio che si aggira attorno ai 40 euro, l’aumento sarebbe di 40 centesimi. Figa, neanche un caffé. Il problema lo potrebbero avere pendolari, camionisti e di conseguenza anche aziende. Oh, staremo a vedere…

CONDIVIDI:
Link copiato!