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La Barilla s’è inventata uno strumento per cuocere la pasta con la cottura passiva

Il Passive Cooker è un dispositivo che ti aiuta ad adottare il metodo della cottura passiva seguendo il processo e i tempi corretti. Per averlo, però, dovete improvvisarvi ingegneri, stampare le varie componenti del device e assemblarle.

Ormai non sappiamo più cosa inventarci per risparmiare qualche euro dalle bollette del gas, mai così folli. Fra i trucchetti più in auge, in questo periodo, c’è sicuramente la cottura passiva della pasta, quella cioè a fuoco spento. Un metodo antichissimo, utlizzato già nell’800, che negli ultimi mesi, a causa della crisi energetica, ci è tornato utile. Anche grazie al Premio Nobel per la Fisica Giorgio Parisi, che ha invitato tutti a provarlo per abbattere i consumi. Per cavalcare l’onda, quei fiutatori di business della Barilla si sono inventati lo strumento top per la cottura passiva: il Passive Cooker.

Il Passive Cooking, si legge sul sito di Barilla, è un modo alternativo di cucinare la pasta in grado di ridurre le emissioni di CO₂ fino all’80% rispetto al metodo di cottura tradizionale. E, naturalmente, permette di risparmiare. “Il Passive Cooker è un dispositivo che ti aiuta ad adottare il metodo della cottura passiva seguendo il processo e i tempi corretti. Abbiamo studiato il dispositivo, creato la sua app, sviluppato il prototipo e deciso di distribuirlo come progetto open source. Chiunque sia un maker può ripartire dal nostro lavoro e renderlo ancora migliore per il bene del pianeta”. Quindi se lo volete: stampatevelo a casa.

passivecooker.png
Passive Cooker di Barilla

Sì perché l’ingegnoso dispositivo è uno smart device costruito assemblando una serie di elementi: un case da stampare autonomamente in 3D (e chi non ha una stampante 3D a casa?), batterie AAA nella versione più ecologica, un sensore di temperatura e una scheda Arduino. Si tratta di 5 file in formato STL, che l’azienda consiglia, per amore dell’ambiente, di stampare utilizzando materiale biodegradabile che però resista ad alte temperature. Il Passive Cooker poi richiede la sua app mobile dedicata, che può essere scaricata gratuitamente da entrambi gli store Apple e Android. In tutto il costo si aggirerebbe attorno ai 50 euro, ma pure di più in base alla qualità dei pezzi.

Detta così non sembra una roba molto easy, no? Figa, tutti ingegneri? Il dispositivo ha un aspetto davvero minimal e di design, e se per caso riusciste nell’impresa di montare tutta la baracca, il resto è tutto in discesa. Una volta appoggiato al coperchio, infatti, un sensore rileverà la temperatura: quando i gradi sono quelli giusti, scatta la notifica e a quel punto si deve buttare la pasta, coprire la pentola e seguire la tabella proposta da Barilla con i tempi di cottura con di solito due minuti a fuoco acceso e il resto a fuoco spento. Non avete sbatti di stamparvi il Passive Cooker? No problem. Barilla ha lanciato anche il Passive Cooking BOT, un chatbot su WhatsApp che vi guida passo dopo passo alla cottura passiva. Le istruzioni arrivano come messaggi WhatsApp e le notifiche arriveranno proprio nei momenti esatti. Fattibile.

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