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Il ristorante le chiede 10 euro per il “taglio della torta”: è polemica. Giusto così o barbonata?

In un ristorante a Ostia una tizia si è vista addebitare 10 euro sul conto per il taglio della torta di compleanno. Sui social è partita la classica polemica, tra chi sostiene la tizia e accusa il ristorante di eccessiva avidità e chi invece ha preso le parti del titolare del posto

Imbruttiti, questa è una di quelle storie che sui social spaccano in due le folle come nemmeno Mosè con le acque. Il racconto arriva da Ostia, dove una sciura se n’è andata al ristorante per festeggiare il suo compleanno con amici e amiche, lo scorso 11 novembre. Il nocciolo della questione è la torta portata dalla festeggiata, che ha creato una questione enorme, tanto che una delle invitate, sul gruppo Facebook Ostia Informa, ha scatenato il putiferio: “Venerdì 11 novembre sono andata per festeggiare il compleanno di una mia amica da *** e sono rimasta sconvolta dallo scontrino che riportava l’importo di 10 euro per il taglio della torta… portata chiaramente dalla mia amica”. Apriti cielo.

Pioggia di commenti sul post, circa 400, con gente indignatissima come nei migliori casi social, qualcuno che invece parteggiava per il ristoratore e tizie che raccontavano casi analoghi. Una tipa ha raccontato a sua volta una sua esperienza: durante una cena greca, si era portata un liquore da casa da condividere con gli amici. E il ristorante – un altro eh – le ha addebitato 2 euro per i bicchierini utilizzati.

Ma, appunto, non c’era solo gente indignata contro le pretese economiche del ristoratore. Anzi, in tanti hanno specificato che il locale aveva fatto una gentilezza già ad accettare un alimento portato dall’esterno. E si sa, in un locale questa richiesta causa sempre un delirio incredibile tra regole e divieti. E che quindi i 10 euro addebitati, in fin dei conti, non erano una cosa così scandalosa.

A chiudere la questione, alla fine, è arrivata la risposta del ristoratore in questione. Innanzitutto, la tizia era stata avvisata del costo del taglio. E già questo non gioca a favore della sua polemica. Poi ha proseguito: “Non essendo stata acquistata da noi, questa operazione ha dei costi accessori non indifferenti. Essendo il nostro un locale dove cerchiamo di mantenere un rapporto qualità prezzo buono, rischiamo di non rientrarci con i numerosi costi. A prescindere, ci dispiace che lei ci sia rimasta male, tutti i giorni ci impegniamo per offrire un buon servizio e cerchiamo di rendere felici i nostri clienti. Qualora volesse venire a trovarci una seconda volta siamo sicuri di poterle far cambiare idea”.

Insomma, il ristorante ne è uscito bene, aldilà della legittimità dei 10 euro o meno. Voi, imbruttiti, da che parte state? Cliente o locale?

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