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L’azienda cinese ByteDance sta facendo soldi a palate nonostante i problemi di sua “figlia” TikTok

Bytedance fa segnare profitti da 25 miliardi di dollari, diventando così la società privata di maggior valore al mondo. Superando big tech come Tencent e Alibaba.

Giorni fa vi abbiamo parlato di Lemon8, un nuovo social network simile a Instagram che sta spopolando negli States, dopo il clamoroso successo in Giappone. L’azienda madre di Leomon8 è ByteDance, famosa per avere il controllo della più celebre app TikTok. Come sicuramente saprete già se siete un minimo sul pezzo, negli ultimi tempi le cose non vanno benissimo per TikTok a causa di problemi relativi alla sicurezza: i governi occidentali temono che attraverso l’app le autorità cinesi possano spiare e manipolare le persone. E allora vai di blocchi. Verrebbe quindi da pensare che per ByteDance non sia un gran periodo, viste le difficoltà della sua figlia prediletta. E invece… figa, invece stanno macinando numeri record.

Come riportato dal Financial Times, ByteDance fa segnare profitti da 25 miliardi di dollari, diventando così la società privata di maggior valore al mondo e superando big tech come Tencent e Alibaba. Pensa te che roba. Nonostante le perdite di TikTok, ByteDance ha registrato un’impennata del 79% degli utili prima degli interessi, delle imposte, del deprezzamento e dell’ammortamento, raggiungendo – per l’appunto – circa 25 miliardi di dollari nel 2022, un bell’aumento rispetto ai circa 14 miliardi dell’anno precedente. Numeri veri eh, resi noti da due investitori a conoscenza del bilancio. Come riportato dal Financial Times, l’azienda cinese ha ottenuto questo profitto record grazie a vendite pari a quasi 85 miliardi di dollari, con un aumento rispetto all’anno precedente del 30% e oltre. Nel mentre gli inserzionisti hanno speso molto di più, sia su TikTok che sull’app gemella Douyin, attiva in Cina.

Numeri che fanno sicuramente effetto se pensate al bordello che ruota attorno a TikTok. L’azienda sta cercando infatti di fronteggiare blocchi e attacchi su più fronti, con gli Stati Uniti sempre più convinti della necessità di vietare totalmente l’app. Lo scorso mese, l’amministratore delegato di TikTok, Shou Zi Chew, ha difeso la posizione dell’azienda durante un’audizione al Congresso statunitense, affermando che “sarebbe stata mantenuta libera da qualsiasi manipolazione da parte di qualsiasi governo”. Gli USA temono però da tempo che la società madre di TikTok condivida i dati degli utenti privati ​​con il governo cinese: per questo, nel 2020, l’amministrazione Trump decise di abolire il social su molti dispositivi governativi. Stessa cosa l’ha fatta l’Europa. A febbraio le istituzioni di Bruxelles hanno detto addio a TikTok a causa di problemi legati alla cyber-security. C’è un “forte focus sulla protezione della sicurezza informatica ed è su questo che abbiamo preso questa decisione”, spiegò il commissario Ue per il Mercato interno Thierry Breton. Dal canto suo ByteDance continua a rispedire gli attacchi al mittente. “Il Governo cinese non ci ha mai chiesto acceso ai dati e se lo facesse non glielo accorderemmo”, disse mesi fa il responsabile relazioni istituzionali Sud Europa di TikTok Giacomo Lev Mannheimer. Insomma, un bel casotto. Che, però, non sta comunque impedendo all’azienda cinese di spiccare il volo. E che volo!

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