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“Il servizio fa ribrezzo”: critiche al menù di Carlo Cracco su Frecciarossa. La risposta dello chef

Un viaggiatore che ha ordinato il Tagliere by Carlo Cracco sul menù del Frecciarossa, ma non ha apprezzato. "Non è una cosa degna di tale nome"

Non c’è pace per Carlo Cracco. Non molto tempo fa vi avevamo riferito dei debiti del suo ristorante stellato in Galleria, con conseguenti critiche da alcuni colleghi dello chef. Oggi il nuovo peso per l’ex giudice di Masterchef arriva da una mail, inviata alla redazione di Gambero Rosso, da parte di un viaggiatore che ha ordinato il Tagliere by Carlo Cracco sul menù del Frecciarossa. Sì perché sui menù dei treni è possibile trovare il Tagliere by Carlo Cracco con Bresaola e Parmigiano Reggiano DOP, in alternativa alla Mozzarella di Bufala Campana DOP. Roba che uno dice: figa, chissà che bomba di piatto, pensato nientedimeno che dal mitico chef. Ecco, pare che non tutti siano rimasti soddisfatti dalla proposta. Ci sta eh, per carità. Però è stato lo stesso Cracco a decidere di intervenire, per discolparsi.

Ma facciamo un passo indietro. Nella mail (che allegava una foto del menu pranzo proposto a bordo del treno) il viaggiatore ha spiegato il motivo del suo scontento. “Non solo presentano salumi e formaggi come fossero stati realizzati da uno chef del livello di Cracco, ma anche il servizio fa ribrezzo: fettine di bresaola arricciate su sé stesse. Non è una cosa degna di tale nome: né per la bresaola, né per il calibro del cuoco”. Quindi insomma, nonostante sia ben consapevole del livello di Cracco, il misterioso viaggiatore ha lamentato soprattutto il servizio, non all’altezza del prestigioso nome.

Quelli di Gambero Rosso hanno prontamente fatto una call al Cracco, chiedendo una replica. “Mah, guarda: sono contento che ci sia anche qualcuno che critica e si lamenta. Vuol dire che esisto! Se nessuno avesse mai nulla da dire, mi sentirei quasi irreale” ha risposto lui, lasciandosi scivolare via la polemica. Lo stellato, però, ci ha tenuto a precisare che il servizio non è colpa sua. “Io firmo e preparo solo un piatto all’interno di un menu. In genere si tratta di un primo, riso o pasta, o a volte di un secondo tratti dalla nostra tradizione regionale. Per quanto riguarda il tagliere, fa parte di un paniere di offerte che all’interno di un treno non può mancare anche perché c’è chi può spendere 10 euro e chi ne può spendere il triplo”. Ok Carlo, capito. Ma la domanda è… perché?

“Io lavoro da sette anni con Itinere e Fs: devo dire che non c’è minimamente paragone tra il servizio di ristorazione attuale e quello che c’era prima. Il mio piatto è uno solo e non è il tagliere. Il piatto cambia di mese in mese. Poiché siamo su 280 treni ogni giorno e dobbiamo accontentare migliaia di persone, c’è anche bisogno di proporre cose meno complesse e costose, in assenza di cucina. Il tagliere mi sembra una cosa decente così come ha un senso la scelta del Parmigiano che è uno dei grandi prodotti del Made in Italy e la Bresaola che è un salume tradizionale di bovino che, oltre ad essere una eccellenza italiana, è un ingrediente che può mangiare anche chi non volesse il maiale”. Forse forse, però, se uno legge “Cracco” ci sta che si aspetti l’eccellenza, non un piatto “decente”, no? Cioè a prendere dei buoni prodotti e servirli male siamo bravi tutti, dai.

“Io ovviamente non posso controllare ogni vagone ristorante di ogni treno. Posso però dire che Itinere fa un grande lavoro nella formazione dei suoi credo 4.000 dipendenti. Ma su questi numeri, può starci ovviamente chi sia meno attento e abbia meno cura nella preparazione e nel servizio” ha spiegato Cracco a Gambero Rosso. Sottolineando poi che Le Monde ha lodato il Frecciarossa Milano Parigi in un articolo, “commentando positivamente la positività dell’esperienza nel complesso e la sua qualità dell’offerta. Se poi uno vuole criticare, faccia pure. Mi sembra tanto di stare davanti a uno che non sapendo con chi prendersela dica: piove, governo ladro“.

Che ne pensate, ha ragione lo chef?

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