Con la fine della pandemia, la voglia di viaggiare è tornata a palla. Finalmente possiamo partire e andare, una roba che solo un paio di anni fa non ci era concessa. Fa strano eh? Ci sta, quindi, che siate tutti presi a decidere la destination delle prossime vacanze. Italia? O magari Stati Uniti? Voglia di Giappone? O una bella isola greca? A voi la scelta, a noi l'infelice compito di farvi sapere che vi toccherà spendere un po' (un bel po') di più. Pare infatti che i prezzi dei biglietti aerei in un anno siano aumentati di quasi il 70%. Echeccazz.
L'approfondimento del Corriere non lascia spazio a interpretazioni. L'indagine ha preso in esame il prezzo medio di un biglietto in classe Economy venduto a marzo 2023 dalle compagnie low cost, ibridi e tradizionali, su oltre 1.200 rotte operate dall’Italia sia a livello nazionale che a livello europeo. Sono esclusi chiaramente costi extra come il bagaglio in stiva e il sovrapprezzo per la scelta del posto, che possono esserci come no. Ebbene: la tariffa media per un ticket aereo di sola andata su tratta intraeuropea è di 57 euro: a marzo 2022 eravamo invece a 34 euro. Ergo, +68% in un anno, non benissimo. Adesso vi diamo un'idea deli voli che sono aumentati maggiormente, così vi preparate psicologicamente ok?
Allora, se volete andare in Grecia dovrete essere davvero molto, molto motivati. I tickets Italia-Grecia a marzo sono costati il 143% rispetto al 2022. That's it. Raddoppiati anche i biglietti per l’isola di Cipro e quella di Malta. Anche andare in Spagna, isole comprese, costa un botto (+87%), quindi pensateci bene prima di opzionare Ibiza e Formentera. Anche il Portogallo tira di brutto, peccato per quel +86% dei biglietti. E se state pensando "Vabbé dai, andrò in Italia", ecco... sappiate che pure le tariffe per gli spostamenti interni a marzo hanno segnato +80%. Aumentano anche i voli verso la Francia (+36%) e il Regno Unito (+40%).
Ma perché tutti 'sti aumenti, direte voi. Perché la domanda è (comprensibilmente) tanta e l'offerta fatica a stargli dietro. In più contate che il cherosene ha un costo ancora elevato. E considerate pure che i vettori, che sono usciti dalla pandemia con oltre 201 miliardi di dollari di perdite complessive secondo la Iata tra il 2020 e il 2022, stanno cercando di recuperare pesando sui viaggiatori. Che per quanto si lamentino dei prezzi, continuano comunque a prenotare. Però raga, se avete deciso che quest'anno si deve andare al risparmio, sappiate che c'è una meta (just one) che mostra un calo mese su mese: quella per Bratislava, in Slovacchia (-9%). Certo non è blasonata però oh, almeno siete certi di non trovare affollamento e rotture di balle.
Seguici anche su Instagram, taaac!