CityLife esiste a Milano da pochi anni, ma si è integrata talmente bene con la città che quasi non ci ricordiamo più che cosa ci fosse prima, al posto dei suoi super grattacieli e delle case da sogno dei vip nostrani. Per fare un veloce recap di com'è nata quest'area super cool - perfettamente milanese e perfettamente europea - abbiamo trovato questo video pazzesco.
In meno di due minuti, il fotografo Alberto Fanelli ha riassunto i 14 anni (q-u-a-t-t-o-r-d-i-c-i-a-n-n-i) dei lavori che hanno trasformato l'ex zona fiera cittadina in un polo di sperimentazione architettonica e urbanistica. A questo shottino andrà poi aggiunta la parte relativa a City Wave (grattacielo che ancora manca), realizzando così il più potente riassuntone di costruzione e modifica del paesaggio urbano mai prodotto in Italia e probabilmente nel mondo. Il bignamino video dei grattaciaeli.
Per ottenere questa serie di "fotografie di architettura in movimento nel tempo" (come le chiama Fanelli) è stato tutto deciso in anticipo e, una volta piazzate, le macchine da presa non sono più state spostate. "Il risultato che volevo ottenere è quello di avere un video dove vengono ripresi anni e anni di trasformazione del territorio, che però sembrasse girato in dieci minuti. Il montaggio che andiamo a proporre per questa data celebrativa ha una musica ispirata a Topolino apprendista stregone dal film Fantasia (Disney 1940, musica. L'apprenti sorcier di Paul Dukas). Il riferimento è una scherzosa sottolineatura di quanto le opere umane, per quanto complesse, imponenti e maestose, alla fine sono pur sempre piccoli elementi, realizzati da buffi bipedi, incastonati nella potenza della natura, che nel video si manifesta attraverso il mutare delle stagioni e nella crescita inesorabile degli alberi. Da notare che nel video, ogni volta che si vedono gli alberi pulsare, significa che è passato un anno" ha dichiarato Alberto Fanelli.
Per il montaggio, quindi, niente musiche epiche o autocelebrative: Fanelli ha scelto una musica ispirata a Fantasia (Disney 1940). Per ricordarci che, per quanto andiamo in alto con i grattacieli, restiamo dei puntini nell'universo della natura. Fly down che è meglio, insomma.
Autore: Daniela Faggion
Seguici anche su Instagram, taaac!