Mentre a Milano le polemiche sul caro affitti continuano a tenere botta – così come l'aumento dei costi di viabilità tra le vie cittadine – oggi alimentiamo la discussione con una news pronta a scoglionare chi abita o cerca casa in città (che sicuro se ne era già accorto). Là dove trovare parcheggi non a pagamento è diventata ormai un'impresa (quelli a strisce bianche, senza tariffa e disco orario), anche acquistare un box privato ad un prezzo umano sembra diventato una mission impossible.
Non perché manchi la disponibilità eh. Per intenderci: nel 2022 Milano ha segnalato la vendita di oltre 450mila box, dei quali circa il 47% messi a reddito dagli acquirenti. Il problema sono i prezzi, che si sono gonfiati come palloncini di un gender reveal. Niente di nuovo, visto l'andazzo. Da un recente studio di Tecnocasa è infatti emerso che i prezzi di box e posti auto privati nella City sono aumentati rispettivamente di circa il 2,6% e il 2,5%, tra il primo e il secondo semestre del 2022.
Della serie: WTF! Però calmi, è successo un po' in tutta Italia, anche se al nord gli incrementi sono stati as usual un più consistenti. Una vera e propria tendenza, che non accenna a invertire la sua rotta. Soprattutto se si considera che, come mostra l’indagine, gran parte dell’aumento dei prezzi non è dovuto solamente all’inflazione, ma a una sostanziale crescita della domanda. Probabilmente anche in risposta alla riduzione delle aree di sosta della City, e forse ad una crescente sensazione di insicurezza dei cittadini. Cosa ne pensate?
Autore: Giulia Galbiati
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