Chiudi video
close adblock Il Milanese Imbruttito

Disabilita l'adblock

Ué grandissimo! Ti piace leggere i nostri articoli?
Allora non fare il giargiana, disabilita l’adblock
(così fai girare l’economia, taaac)!

close adblock Il Milanese Imbruttito

Ti ho beccato Giargiana!

Disabilita l’adblock (così fai girare l’economia, taaac)!

Ok

Lifestyle
orizzonte

Fermatevi un attimo e fatevi una domanda: onestamente, quanto siete dipendenti da internet? Dai social, dalle app, dai giochini online, dal cazzeggio sul web. Siate sinceri però eh! Ecco: la maggior parte di voi si sarà probabilmente reso conto di avere una fissa esagerata per i device digitali, che comincia la mattina con l'immediato check dell'iPhone appena svegli, e finisce la notte con lo scorrimento casuale della hompage di Instagram.

Ma come facevamo a vivere tipo... negli anni '90?

Sappiamo che questi possono sembrare facili discorsi da boomer, e sicuramente lo sono. Ma allora perché la città di New York ha deciso di fare causa ad alcune società di social media, tipo TikTok, Snapchat, Facebook e Instagram? Bè, perché, secondo il sindaco della Grande Mela, Eric Adams, le big tech stanno provocando danni alla salute mentale dei bambini e degli adolescenti, alimentando "una crisi mentale tra i giovani su scala nazionale a livelli che non si erano mai visti. Negli ultimi dieci anni abbiamo visto quanto il mondo online possa esporre i nostri figli a un flusso continuo di contenuti dannosi e alimentare la crisi nazionale della salute mentale dei giovani".

Ma di cosa parliamo quando parliamo di dipendenza da Internet? L'Internet Addiction Disorder (IAD) è un termine coniato nel 1995 dallo psichiatra statunitense Ivan Goldberg ed è un comportamento compulsivo legato all’utilizzo eccessivo di internet e dei dispositivi digitali connessi alla rete. In pratica è una forma di abuso-dipendenza senza sostanza. Ad oggi, però, se ne parla ancora troppo poco visto che questa dipendenza non è stata universalmente riconosciuta come una condizione clinica distinta.

"È possibile provare a delineare tre principali fasi in cui si sviluppa l’Internet Addiction Disorder - ha spiegato la Dottoressa Valeria Fiorenza Perris di Unobravo - In principio c’è la fase del coinvolgimento in cui si accede alla rete spinti dalla curiosità e dal piacere di scoprire il mondo dell’online e fruire dei contenuti disponibili. In questo primo stadio, l’utilizzo di internet è ancora relativamente moderato. Successivamente, si passa, invece, alla sostituzione, fase in cui il soggetto trascorre un tempo crescente online, spesso a discapito di altre attività quotidiane e trae sempre più conforto e gratificazione dalla realtà virtuale. Infine, si arriva alla fase della dipendenza in cui l’utilizzo di internet diviene sempre più assiduo, prolungato e incontrollabile. In questo stadio avanzato, l'individuo sperimenta un senso di comfort, relax e soddisfazione quando è online, mentre prova angoscia e sofferenza se impossibilitato a connettersi. La necessità compulsiva di collegarsi alla rete e l'ansia associata alla disconnessione divengono preoccupazioni dominanti. In cerca di gratificazione e sollievo, l'individuo affetto da questa condizione si impegna continuamente in comportamenti online compulsivi, cercando stimoli emotivi e sensoriali sempre nuovi, non di rado nel tentativo di alleviare la noia, il vuoto e la sofferenza interiore e trasformando, così, l'accesso al web in una vera e propria fuga dalla realtà".

E quindi, che si fa? Se vi sentite in balia della connessione, può essere una buona idea parlarne con qualcuno. Uno psicologo, ad esempio. Noi del Milanese Imbruttito, invece, possiamo contribuire segnalandovi alcuni posticini davvero cute, in Italia, dove mettere in pratica un po' di sano digital detox. Per due giorni, una settimana o più.

Eremito

Dove: Parrano, Terni (Umbria)

Cominciamo con un antico monastero ristrutturato secondo le regole della bioedilizia e della bioarchitettura. Parliamo di un eremo laico dove trascorrere un tempo rilassante e rigenerante, lontano dai rumori della quotidianità, in un maestoso isolamento di fronte alla Riserva della Biosfera. La chicca è l'Area Relax, vicina alla Sala Yoga e interamente scavata nella roccia: qui potrete distendervi e allontanarvi dagli stress della quotidianità grazie ai due bagni di vapore, con sedute e pareti in pietra, e alla vasca riscaldata con cromoterapia e idromassaggio. Benessere Level Pro.

Instagram
eremitohotel

Instagram

Casale Pundarika

Dove: Riparbella, Pisa (Toscana)

Se non avete voglia di rotture di balle e siete belli carichi nell'intenzione di liberarvi un po' da notifiche, social e videocall, beccatevi questa dritta: un centro top per i ritiri, circondato da una splendida foresta mediterranea con boschi, uliveti e vigne. Ci sono in tutto 7 appartamenti, una vasca esterna riscaldata, terrazza panoramica, sala di yoga e meditazione. E ciao mondo.

Instagram
casalepundarika

Instagram

Faro Capo-Spartivento

Dove: Domus De Maria, Cagliari (Sardegna)

Dormire dentro un faro? Why not, se è comfy e lussuoso come questo, un hotel 5 stelle circondato da un'area naturale protetta. "Dedicato a chi sa perdersi" è il claim che dice tutto. "Un approdo di ritiro, dove accoglienza, cura e silenzi fanno da filo conduttore". All’esterno, fronte mare o nelle corti dentro le mura, eleganti salottini invitano all’ozio, ma ci sono anche piscine a sfioro, terrazza di 250 mq, vasche idromassaggio e uno splendido ulivo secolare. Libidine.

Instagram
farocapospartivento

Instagram

Chalet Silenthia

Dove: Ledro, Trento (Trentino-Alto Adige)

Volete disintossicarvi da Internet ma non vi fidate di voi stessi? No prob, nello Chalet Silenthia non c'è la tv e non c'è il wi-fi quindi siete a posto. Dopo qualche ora di astinenza, comincerete a ritrovarvi e a godere della vostra stessa compagnia. Circondato da un giardino di 8.000 mq, lo Chalet è effettivamente un luogo rustico, con tanto di caminetto e stufa. "Abbiamo pensato di offrirvi la possibilità di tornare indietro nel tempo, quando si giocava insieme nel verde anziché davanti alla tv, si cenava guardandosi negli occhi, ci si addormentava davanti al crepitio del caminetto". Intrigantissimo.

Instagram
chaletsilenthia

Instagram

Adler Lodge Ritten

Dove: Soprabolzano, Bolzano (Alto Adige)

Cosa c'è di meglio di un rifugio isolato in mezzo alle montagne, dove staccare la spina e rilassarsi oziando, leggendo o facendo sport? Lasciate lo smartphone in valigia e godetevi la natura immensa che vi circonda: i prati, le Dolomiti sullo sfondo.... e qui sparatevi qualche seduta di yoga, o passeggiate, pedalate e ciaspolate (se c'è la neve). Insomma tutto, tranne il cell. Ci sta.

wellnessadlerlodgeritten.jpg

Vigilius Mountain Resort

Dove: Lana, Bolzano (Alto Adige)

Non solo digital detox, ma detox totale. Qui troverete solo comodità, natura e silenzio. "Non ci sono strade che portano al Monte San Vigilio, bensì il desiderio di semplicità che si manifesta in una forma straordinaria. La funivia vi porta a 1500 m di altitudine, dove il resort si inserisce perfettamente nel paesaggio circostante". Top la Spa di 1200 m2, che comprende piscina, vasca idromassaggio, sauna, bagno turco e sala di meditazione. La figata? I clienti qui possono consegnare lo smatphone alla reception o di depositarlo in una cassetta di sicurezza. Dalle 23, inoltre, viene disattivato il wi-fi per favorire il sonno. Top.

Instagram
vigiliusmountainresort

Instagram

Poecylia Resort

Dove: Carloforte, Sud Sardegna

Parliamo di uno dei primi resort ad abbracciare la filosofia techno-free. La chicca sono le stanze digital detox, dove non c'è linea telefonica, connessione, internet, nada. Il wifi è presente solo nell'area della colazione, mentre in camera dovrete trovare altro da fare. Meraviglioso. 

Instagram
poecylia

Instagram

Seguici anche su Instagram, taaac!


Vai all'articolo precedenteIndietro
Il Milanese Imbruttito